Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

12.06.2016

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MIGLIONICO - Raccontano il passato, ma guardano al futuro le liriche di Mimì Daddiego
”M’ manch’n” e “U’Pusulon”: due perle di poesie!

 

 

 

 

 

 

 

 

U’Pusulon. Nicola dell'Edera, Vincenzo Labriola, Paolo e Michele Sanfrancesco

MIGLIONICO. Occhi puntati su due poesie. In esclusiva, su “Miglionicoweb”, la meravigliosa “biblioteca” creata dall’amatissimo prof. Antonio Labriola, da alcuni giorni, è possibile estasiarsi con la lettura di due straordinarie poesie scritte in dialetto miglionichese da Mimì Daddiego, storico presidente dell’Olimpia, mitica squadra di calcio, creata dal compianto don Mario Spinello e tanto amata dai miglionichesi negli anni Sessanta. Si tratta di “M’ manch’n” e di “U’Pusulon”: due perle di poesie! Raccontano il passato, ma guardano al futuro. In particolare, nei versi della lirica “M’manch’n” (Mi mancano), l’autore descrive i suoi sentimenti nei confronti del suo e del nostro amato paese natio. Indica le cose che gli mancano di Miglionico e regala al lettore le emozioni incomparabili ed uniche di una “storia d’amore senza tempo”. Nell’altra poesia, “U’Pusulon” (Il Muretto), il poeta miglionichese fa “viaggiare il lettore nel tempo passato: descrive il fascino di un luogo privilegiato dagli adolescenti miglionichesi, facendoli impazzire di emozioni forti: è la zona dietro al castello, insuperabile punto d’osservazione del “mondo” circostante e “ritrovo” dei tanti “sogni” degli adolescenti miglionichesi. Due poesie che hanno riscosso un successo strepitoso: fanno impazzire i miglionichesi, almeno quelli di una certa età, come lo scrivente. “Leggere queste due poesie – ha sottolineato Franco Centonze – è come rivedere le immagini di un film: il film della nostra vita adolescenziale. Ci riportano alle radici della nostra vita e ci fanno riscoprire le nostre origini”. Ci emozionano perché ci fanno rivivere la nostra “miglionichesità”.E l’altra sera, proprio per rivivere certe indimenticabili emozioni, io, Franco Centonze, Michelino Finamore e Peppinuccio Buzzella siamo ritornati a rivedere il posto de “U’Pusulon”. Adesso, in sostituzione del muretto ci sono i fiori. Ma per noi è stato come rivedere “U’Pusulon”: è stato come fare un “selfie”. Abbiamo letto e riletto le poesie di Mimì: abbiamo chiuso gli occhi e abbiamo rivisto alcune immagini della nostra adolescenza: sono “dipinte”e “fotografate” in questedue straordinarie ed emozionanti poesie. Carissimo Mimì, grazie per averle scritte. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375