MIGLIONICO.
Allarme spopolamento in Basilicata. Nella nostra regione,
purtroppo, si sta prefigurando un vero e proprio “crac
demografico” (fonte Gazzetta Del Mezzogiorno, lunedì, 16 maggio
2016). I lucani rischiano di diventare un “popolo in via
d’estinzione”. Il fenomeno sta assumendo i “contorni di una vera
e propria emergenza”. Secondo gli ultimi dati “Istat” (Istituto
nazionale di statistica) “nel territorio lucano risiedono
576.619 persone e tra queste ci sono 18.210 stranieri. La
tendenza è chiara: si fanno pochi figli e si emigra. Di questo
passo, nel 2030, in Basilicata ci saranno meno di 500 mila
abitanti”. Il dato è evidente: in Basilicata si registra “uno
dei più bassi livelli di natalità (7,3 per mille, con la
provincia di Potenza ancora più basso)”. In pratica, nella
nostra regione, nel 2015, è stata registrata una “riduzione del
numero di figli per donna, sceso a 1,29”. Il rischio
spopolamento, ad ogni modo, non riguarda solo la Basilicata, ma
tutta la popolazione italiana. Per contrastare questo pericolo,
il governo Renzi sta pensando di “raddoppiare il bonus bebè,
aumentando la quota mensile per il primo figlio, portandola da
160 a 320 euro e anche quella del secondo figlio (da 240 a 400
euro)”. Resta da precisare che il provvedimento relativo al
“bonus bebè” attualmente, e fino al 2017, è riconosciuto ai
nuclei familiari che hanno un “Isee (Indicatore della situazione
economica equivalente) inferiore a 25 mila euro all’anno e a
quelli che lo hanno più basso di 7 mila euro. L’anno scorso sono
state 330 mila le coppie che hanno ricevuto il bonus. Di queste,
245 mila hanno avuto il contributo da 80 euro al mese e le altre
da 160 euro”. Giacomo Amati |