MIGLIONICO.
Sospiro di sollievo per i miglionichesi: l’annunciata e tanto
temuta “stangata” della “Tari” (tassa sui rifiuti) non produrrà
alcun salasso. Anzi, la fiscalità locale per il 2016 sarà meno
pesante dell’anno scorso. Motivo: la duplice cancellazione della
“Tasi” (tributi servizi indivisibili sulla prima casa) e dell’Imu
agricola (imposta sui terreni agricoli), decisa dal governo
Renzi, permetterà ai cittadini miglionichesi di risparmiare
mediamente, per il 2016, una somma di circa centoventi euro. E’
il dato saliente che è merso a conclusione del Consiglio
comunale che, presieduto dal sindaco Angelo Buono (Pd), s’è
svolto nei giorni scorsi nell’auditorium del Castello del
Malconsiglio. La struttura del piano finanziario e le tariffe
della Tari sono state approvate col solo voto a favore della
maggioranza di centrosinistra; il gruppo di minoranza, invece,
ha espresso il voto contrario. Ma, ecco in sintesi i dati della
manovra finanziaria: rispetto all’anno scorso la tassa sulla
Tari aumenterà nella misura del 16 per cento. Di conseguenza,
una famiglia media miglionichese composta da quattro persone
pagherà un’imposta di 386 euro per il 2016, ovvero, 60 euro in
più rispetto all’anno scorso. “ Purtroppo, si tratta di un
aumento – ha spiegato il sindaco Buono – dovuto esclusivamente
alla lievitazione dei costi del servizio. Da alcuni mesi, stiamo
trasportando i rifiuti a Melfi, a causa della chiusura delle
discariche di Pomarico e di Pisticci. La Tari – ha concluso il
sindaco – deve obbligatoriamente coprire l’intero costo del
servizio. Complessivamente, però, i miglionichesi verseranno
meno imposte nelle casse comunali”. Ma il ragionamento del primo
cittadino non ha convinto la minoranza del M5S che ha votato
contro, giudicando il piano finanziario “privo di un’adeguata
progettualità”. Poi, la civica assemblea, col solo voto a favore
della maggioranza e con l’astensione della minoranza, ha
deliberato la proposta di affidamento del servizio di tesoreria
comunale per il 2016 con un costo annuale di 5.500 euro a carico
del Comune. Giacomo Amati |