MIGLIONICO.
Il Politecnico di Bari “è un’autentica eccellenza del
mondo della ricerca”. Meglio della Bocconi e del
Politecnico di Milano. Il Politecnico di Bari è il
migliore d’Italia e svetta in testa alla classifica
delle “università top” per i risultati conseguiti nel
campo della ricerca. Questo lusinghiero risultato è
scaturito da un sistema di classificazione elaborato da
un istituto di ricerca denominato “U-Multirank” che ha
dato i voti agli atenei non solo dell’Italia, ma anche
di altri 90 Paesi del mondo. In particolare, il rapporto
prodotto dal su indicato istituto di ricerca ha valutato
gli standard di qualità di 1.300 atenei internazionali.
Per la precisione, la ricerca, che è stata voluta e
finanziata dall’Unione europea, ha stilato la
graduatoria sulla base di “trenta indicatori raggruppati
in cinque grandi aree: insegnamento e apprendimento,
coinvolgimento dei territori, trasferimento delle
conoscenze, internazionalizzazione e ricerca”. Le
valutazioni vanno da “A” (molto buono) a “E” (scarso).
In questo modo emergono punti di forza e di debolezza
per ogni ateneo. Il Politecnico barese è stato l’unico a
conquistare il massimo coefficiente di merito tra gli
atenei italiani, conquistando ben cinque “A”. Una
soddisfacente notizia per il Sud, ma anche per gli
ingegneri miglionichesi che hanno studiato e si sono
laureati proprio al Politecnico di Bari che, con 10.800
iscritti, è la seconda università d’Italia, dopo Pavia,
per numero di immatricolati. Da notare che nel 2014 il
75% dei laureati, a un anno dal conseguimento del titolo
accademico, ha trovato un lavoro (la media nazionale si
attesta sul 68,7%). Giacomo Amati |