MIGLIONICO.
Disfatta per il Miglionico che, nella sfida in trasferta contro
Il Rotunda Maris, ha subito un’amara sconfitta (5-2). Un
risultato tanto ineccepibile quanto inatteso alla vigilia,
considerato che i miglionichesi vantavano una striscia positiva
di cinque risultati utili consecutivi, costituita da 3 pareggi e
2 vittorie. Cosa non ha funzionato, allora, nella squadra di
mister Nicola Motta? “Abbiamo disputato una partita da
dimenticare sotto ogni profilo – dichiara il presidente Mimmo
Grande – che nel riconoscere i meriti degli avversari non
esita neppure a mettere in evidenza i demeriti del Miglionico.
Nel primo tempo, che s’è concluso sul risultato di 4-0, abbiamo
fornito una prestazione scialba, senza nerbo. In pratica,
osserva il massimo dirigente, è stato come se la squadra fosse
rimasta in piazza Popolo, in paese. Semplicemente, il
Miglionico non ha giocato a calcio”. Insomma, per il Miglionico
è stata una partita stregata? “Nel primo tempo – spiega Grande –
siamo stati assenti: in campo c’erano soltanto i nostri
avversari. Poi, nella ripresa c’è stata una certa reazione, ma
ci siamo svegliati troppo tardi, purtroppo: il risultato era
irrimediabilmente compromesso”. Per il Miglionico sono andati a
rete, prima il bomber Daniele Montemurro, che ha firmato il suo
gol numero 210 in carriera, e poi il giovane centrocampista
Danilo Divincenzo, al suo esordio stagionale e al suo primo gol
nel campionato di Promozione. In definitiva, il Miglionico è
chiamato a capire quali sono stati i reali motivi della
bruciante sconfitta, al fine di evitare di ripeterli per tenere
viva la speranza della salvezza. Giacomo Amati |