MIGLIONICO.
Sull’orlo dell’abisso. Continua il letargo del
Miglionico che nella sfida casalinga contro il Real
Senise ha subito una pesante sconfitta (0-5) che ne ha
messo in luce tutti i limiti: sono quelli di una squadra
senza esperienza, costituita da giocatori troppi giovani
e che non sembra essere competitiva per disputare un
campionato così difficile com’è quello di Promozione. Al
Miglionico non è bastata la buona volontà per opporsi
con successo al R. Senise. “Nel corso del primo tempo –
osserva il presidente Mimmo Grande - abbiamo prodotto
delle buone trame di gioco e abbiamo tenuto bene il
campo. Poi, nella ripresa, dopo aver subito il secondo
gol, la squadra s’è demoralizzata e non ha avuto la
forza necessaria per contrastare il gioco
dell’avversario”. In verità, è sembrata abbastanza
discutibile anche la decisione tecnica adottata da
mister Michele Fontana, dimessosi dal suo incarico
lunedì scorso, il quale, nel tentativo di pareggiare le
sorti del match, ha sostituito i difensori Giovanni
Iacovone e Francesco Divincenzo rispettivamente con gli
attaccanti Saverio Petronella e Lorenzo Ramundo, finendo
con indebolire la retroguardia che, nei minuti finali
della partita, non ha retto agli assalti del R. Senise.
Da qui il tracollo finale. Il tallone d’Achille del
Miglionico è rappresentato dall’inesperienza. Adesso,
con l’arrivo del nuovo allenatore, il pomaricano Nicola
Motta, bisognerà riflettere su quelli che ne sono i
difetti strutturali e correre ai ripari, rinforzandone
l’organico con l’innesto di almeno tre giocatori, uno
per ciascun reparto, di forte personalità tecnica e di
sicura esperienza. Giacomo Amati |