MIGLIONICO.
Fragile. Come una foglia ingiallita sull’albero
d’autunno. E’ questa la sensazione trasmessa dal
Miglionico nella sfida casalinga col Perticara,
conclusasi con una netta sconfitta (0-2), la quinta
sulle otto partite disputate finora. Continua, quindi,
il digiuno di vittorie della squadra di mister Michele
Fontana, la quale, in questo sfortunato inizio di
campionato, non ha ancora assaporato il gusto del
successo pieno (ha collezionato solo tre pareggi). Il
match col Perticara ha evidenziato qual è la lacuna di
fondo della squadra: è l’inesperienza. Si tratta di un
difetto strutturale. Al punto da non riuscire a
sfruttare la superiorità numerica che s’è concretizzata
a metà ripresa, a seguito dell’espulsione di un
giocatore avversario. Nella fattispecie, il Miglionico
deve ringraziare il suo bravo portiere, Gabriele Auletta
che, compiendo alcune strepitose parate, di fatto, ha
impedito al Perticara di incrementare il suo bottino di
reti. In pratica, la sfida col Perticara ha confermato
che i miglionichesi sono tecnicamente bravi, ma non
possiedono la giusta esperienza e non hanno forza
fisica, né potenza nel reparto d’attacco. In certi
momenti della gara, più che sembrare una squadra, ha
dato la sensazione di essere un laboratorio di idee che
non vengono attuate. Per intenderci: la squadra sa stare
bene in campo, ha una sua organizzazione di gioco, sa
cosa fare, ma non riesce a farlo. “Non c’è niente da
rimproverare ai giocatori – osserva il dirigente
Giovanni Pizzolla – sono stati ammirevoli per volontà e
corsa. Si sono confrontati con avversari che hanno
dimostrato di essere più forti”. Giacomo Amati |