MIGLIONICO.
Cosa c’è di buono nel Mezzogiorno d’Italia? Ce lo spiega una
delle voci, tra le più autorevoli, del giornalismo italiano,
Lino Patruno nel saggio “Il meglio Sud”, ed. “Rubbettino”, 15
capitoli, 304 pagine vibranti di storie del Meridione d’Italia e
di vicende deludenti ed esaltanti, fatti di cronaca. La
presentazione di questo meraviglioso libro, quasi un compendio
di ciò che funziona e delle cose deludenti, da “scacciare”, ha
rappresentato una delle tre iniziative salienti al centro della
prima edizione del “Festival della Cultura: parole, forme e
colori”, organizzato dalla locale associazione di promozione
sociale, “OmniaMentis”, diretta dal presidente Rino Finamore,
nell’ambito del cartellone estivo, “SeRestate a Miglionico
2015”, a cura del Comune. Gli altri due momenti della suggestiva
manifestazione, che è stata mirabilmente presentata dalla
professoressa Margherita Lopergolo, con la sponsorizzazione del
Gal Bradanica del presidente Leonardo Braico, sono stati
l’inaugurazione della personale di pittura, “I colori di
Gaetano” (15 splendide tele) del famoso artista lucano, Gaetano
Dimatteo e il commovente omaggio alla memoria del talentuoso
poeta miglionichese, Liborio Lascaro, recentemente scomparso, a
69 anni. Presente il sindaco, Angelo Buono, che ha fatto gli
onori di casa, l’ex direttore de “La Gazzetta del Mazzogiorno”
ha presentato il suo libro, spiegando che c’è “un peggio Sud da
mettere da parte” e “Il meglio Sud” da prendere ad esempio, come
modello da seguire: quest’ultimo è quello dei comportamenti
virtuosi, di chi crede in se stesso e vuole essere artefice del
proprio destino. Tra le cose da mettere “fuori gioco”, Patruno
ha indicato l’assurda “condizione di minorità”, quasi fosse il
“codice genetico” delle genti del Sud; correlata al presunto
“senso d’inferiorità”, lo stato d’animo “d’insicurezza”, l’ansia
di chi non sembra credere nelle proprie possibilità; e poi il
“vittimismo” che non porta da nessuna parte e i tanti “autogol”
che hanno contrassegnato la storia, anche quella più recente,
del Sud: dalla mancata tutela del territorio al sottosviluppo,
causato anche da un’azione politica miope di una classe
dirigente, spesso, “matrigna” anzichè madre. E, il “meglio Sud?
Cos’è? “E’ ciò che funziona. Siamo tutti noi. Sono le persone
che hanno voglia di lavorare; sono i giovani animati da ingegno
e spirito d’iniziativa, che hanno voglia di essere protagonisti
positivi, che non alzano “bandiera bianca” di fronte alle
difficoltà, ma che le affrontano con coraggio e determinazione.
Sono loro le “luci” , ha concluso Patruno, che indicheranno la
rotta da seguire per attraversare il “deserto” e superare il
sottosviluppo. Poi, le altre emozioni forti della serata: la
presentazione della mostra di pittura del famoso maestro di Nova
Siri, Gaetano Dimatteo, a cura del prof. Saverio Ciccimarra che,
con poche “pennellate” ha sapientemente “dipinto” l’arte del
celebre scenografo, autore anche di pregevoli studi di opere
letterarie di Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini e Dario
Bellezza. Non sono mancati altri “effetti speciali”: sono venuti
dalla lettura, a cura del poeta Emanuele Canterino, di alcune
poesie del poeta miglionichese, Liborio Lascaro, cantore
dell’amore e della bellezza della donna. Palpitanti i due
momenti finali: il primo, rappresentato dall’omaggio alla
memoria di Liborio, con l’emozionante poesia, “Non ti ho
conosciuto davvero”, che gli ha dedicato la poetessa Nunzia
Dimarsico; il secondo, è stato vissuto con l’interpretazione di
una “ballata” del poeta miglionichese, musicata da Angelo Buono
e magistralmente cantata da Francesco Triunfo. Giacomo Amati |