MIGLIONICO.
Difesa dell’ambiente. Come priorità da salvaguardare. Per
contrastare al massimo il fenomeno degli incendi estivi scende
in campo il Prefetto di Matera, Antonia Bellomo che, nei giorni
scorsi, ha firmato un’ordinanza prefettizia anti incendio,
inviata a tutte le autorità civili e militari dei centri del
Materano. Da parte sua, il sindaco Angelo Buono (Pd), nel
divulgare il testo dell’ordinanza alla cittadinanza, osserva
come il suo l’obiettivo sia quello di diffondere la cultura
ecologica, fondata sul rispetto della natura e dell’ambiente che
ci circonda. Giova precisare che nell’ordinanza vengono anche
prefigurate delle sanzioni amministrative a carico dei
trasgressori che dovessero rendersi responsabili degli incendi
della vegetazione boschiva e di tutte le aree verdi sia del
demanio comunale sia di quelle di proprietà dei privati. In
particolare, nell’ordinanza si precisa che “non è permessa
l’accensione delle stoppie nei campi, prima dei termini e
secondo le modalità fissate dalla vigente legislazione
regionale”. Inoltre, sia i proprietari che gli affittuari dei
terreni agricoli dovranno avere cura di “adottare tutte le
misure di prevenzione suggerite dalle consuetudini locali, al
fine di evitare qualsiasi propagazione di incendio”. Poi, viene
raccomandata la massima attenzione nell’uso dei mezzi agricoli
motorizzati. Quindi, si afferma che “è vietato dare fuoco alle
foglie secche, ai felceti, se prima la zona da bruciare non sia
completamente isolata dal territorio circostante per mezzo di
una fascia di terreno arata larga almeno dieci metri, come è
pure vietato gettare fiammiferi accesi attraversando i boschi e
i cespuglieti”. Per i proprietari dei terreni coltivati a
cereali situati al confine dei boschi e delle zone rimboschite
“sottoposti o non a vincolo forestale, dopo aver sgombrato i
prodotti cerealicoli” c’è l’obbligo di creare una fascia di
sicurezza completamente spoglia di qualsiasi vegetazione,
comunemente detta “precesa” della larghezza tra i dodici e i
quindici metri, per tutta l’estensione confinante con le zone
boschive. Infine, per i Comuni viene prefigurato l’obbligo di
istituire “un regolare servizio guardia-fuochi nei boschi di
loro proprietà”. Giacomo Amati |