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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

16 Marzo 2015
Miglionicoweb
MIGLIONICO
A Miglionico nascono pochi bambini
di Giacomo Amati

MIGLIONICO. In paese nascono pochi bambini. Nel corso dell’anno 2014, nell’ufficio anagrafe del municipio sono state registrate appena 20 nascite: 11 femminucce e 9 maschi. Analizzando i dati che ci sono stati forniti dall’impiegata comunale, Luisa Lascaro, responsabile del locale ufficio anagrafe, si scopre che negli ultimi cinque anni, ovvero nel periodo compreso tra il 2010 e il 2014, il numero complessivo dei nati è di 87 bambini (37 sono di sesso femminile e 48 di quello maschile). Nello stesso periodo, il numero totale delle persone decedute è stato di 108: 55 donne e 53 maschi. Il che significa che gli abitanti miglionichesi che muoiono non sono sostituti, nella stessa entità numerica, da quelli che nascono. Ne discende che il numero complessivo degli abitanti continua inesorabilmente a diminuire: attualmente, la popolazione residente in paese è di 2525, di cui 1266 sono donne e 1259 sono maschi (dati rilevati al 31 dicembre 2014). Una decina di anni fa, gli abitanti erano circa 2700. Dati preoccupanti. In particolare, il calo del numero delle nuove nascite potrebbe determinare subito una conseguenza negativa in ambito scolastico: dal prossimo anno scolastico potrebbe verificarsi una decurtazione del numero delle sezioni della scuola dell’infanzia che ospita i bambini d’età compresa tra i tre e i cinque anni. In virtù del numero dei bambini (54) che dal prossimo settembre 2015 frequenteranno il plesso di via Dante, si potrebbe verificare il taglio di 1 sezione: in tal caso, dalle 3 attuali, si scenderebbe a 2. Non solo, il funzionamento di appena 2 sezioni all’interno dell’edificio potrebbe prefigurare addirittura la chiusura del plesso, con il trasferimento delle sezioni all’interno dell’edificio scolastico centrale dell’istituto “Don Donato Gallucci” che ospita 6 classi di scuola primaria e 3 di scuola secondaria di primo grado. Conseguenza negativa di un tasso di natalità in costante diminuzione. Fino agli anni Novanta, per la giovane coppia, la nascita di un figlio era qualcosa di naturale. Adesso, invece, per una serie di fattori (crisi economica, mancanza di lavoro, eccetera), la nascita di un figlio viene vissuta come una responsabilità molto impegnativa che spesso è fonte di preoccupazione. Giacomo Amati

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