MIGLIONICO.
Tra i temi salienti al centro del dibattito
politico, in questi primi giorni del nuovo
anno, ne spicca uno: è rappresentato dalle
imminenti dimissioni da parte del Presidente
della Repubblica, già annunciate, in diretta
Tv dal presidente Napolitano, a conclusione
del discorso di fine anno 2014.
Dell’argomento, alcune settimane fa, s’è già
occupato il dirigente scolastico in
pensione, Domenico Lascaro, nell’articolo,
“Tutte le qualità del Presidente della
Repubblica” (4, dicembre 2014), tracciando
un’ampia disamina su i possibili candidati.
Il suo “oroscopo” si concludeva con
l’indicazione di un candidato autorevole,
Walter Veltroni, quale persona dotata di
molteplici qualità politiche, culturali ed
etiche. In quest’ultimi giorni, però,
fortemente sostenuto dall’ex segretario del
Pd, l’on. Pier Luigi Bersani, è tornato alla
ribalta il nome dell’ex presidente del
Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, che,
memore della famigerata “scarica” dei 101
franchi tiratori di due anni fa, a ragione,
non ne vuol sapere, temendo di essere
nuovamente “bruciato”. Da qui, il quesito
per l’ideologo Lascaro: “ Perché il Pd non
sceglie una figura femminile, quale futura
inquilina del Quirinale? Del resto, sia il
Presidente Napolitano che il Premier Matteo
Renzi hanno sempre dimostrato di tenere in
grande considerazione il ruolo della donna.
Oltretutto, le donne, in tutti i settori
della vita sociale, stanno impartendo
lezioni agli uomini, sotto ogni profilo. Che
ne pensa Lascaro? Il Pd, ad esempio,
potrebbe proporre la senatrice Anna
Finocchiaro oppure l’attuale presidente
della Camera dei Deputati, Laura Boldrini.
Un caro saluto. Giacomo Amati |