MIGLIONICO.
Fare sport per lo sport. E’ racchiuso in
questo pensiero il significato più profondo
dell’attività sportiva, che tre atleti
miglionichesi, da alcuni anni, svolgono, a
livello amatoriale, con passione ed
assiduità. Il loro sport preferito è
costituito da una specialità dell’atletica
leggera: la corsa su strada, sulla distanza
di 21 chilometri, la “Mezza Maratona”. Si
tratta di Giovanni Guida ( 60 anni, di
professione cuoco), di Michele Finamore (53
anni, di professione autista, dipendente
della Sita) e di Michele Magistro (36 anni,
di professione operatore meccanico). I tre
fondisti, tesserati Fidal di Matera, nei
mesi scorsi hanno partecipato a varie gare,
anche a livello nazionale: ovvero, alle
“maratonine” di Bari, Nardò, Roma e Milano,
evidenziando buone prestazioni atletiche. La
loro filosofia di gara è riconducibile alla
celebra massima, “L’importante non è vincere
ma partecipare”, del barone francese Pierre
De Coubertin, fondatore dei moderni giochi
olimpici. Cosa spinge questi tre atleti a
praticare una disciplina sportiva così
impegnativa sotto il profilo fisico? “E’ il
fascino di uno sport – spiega Guida - che
si pratica con le gambe ma che si immagina
con la testa e col cuore. Prendere parte ad
una corsa è come partecipare ad
un’avventura. In certi momenti, quando la
fatica si fa sentire di più, capisci di
essere solo con te stesso. Ed è questo stato
d’animo che ti dona la forza di andare
avanti; allora, comprendi che la gara che
stai facendo è solo una sfida con te stesso,
il cui valore sta solo nel partecipare: la
vittoria è racchiusa nella tenacia di
concludere la corsa. I tempi di percorrenza
hanno un significato relativo”. Nei prossimi
giorni, i tre atleti intensificheranno gli
allenamenti in vista della partecipazione
alla prossima gara, la maratonina
denominata, “Giulietta e Romeo” in programma
il 15 febbraio, a Verona. Vi prenderanno
parte con lo spirito di sempre, con la gioia
di attuare un esercizio fisico che permette
di liberare l’organismo dai veleni fisici e
psichici accumulati nei giorni di lavoro.
“Quando sei in gara – conclude Guida – in
certi frangenti della corsa, immagini di
essere il protagonista dell’evento epico
compiuto tantissimi anni fa ( 490 avanti
Cristo) dall’eroe greco Filippide che, di
corsa, si recò dalla città di Maratona a
quella di Atene per annunciare la fine della
guerra e la vittoria dei Persiani”.
Giacomo Amati |