MIGLIONICO.
Il Comune rimborsa le spese per i biglietti
di viaggio. Sono state previste delle
agevolazioni sui servizi di trasporto
pubblici di linea, in ambito provinciale e
regionale, a beneficio dei cittadini
miglionichesi che versano in una situazione
di grave e conclamato disagio economico e
sociale. La locale Amministrazione comunale,
guidata dal sindaco Angelo Buono (Pd), con
delibera di Giunta comunale, ha stabilito
che, per l’anno in corso, potranno essere
rimborsate le spese già sostenute nei mesi
precedenti, relative all’acquisto dei
biglietti di viaggio. I cittadini
interessati potranno inoltrare domanda
presso l’ufficio protocollo ed indirizzata
al responsabile del servizio sociale del
Comune, allegandovi i tagliandi originali
dei biglietti, attestanti le spese sostenute
nell’anno 2014. “Le domande – si legge in un
avviso pubblico, firmato da Michele Finamore,
responsabile dell’area amministrativa del
Comune – dovranno pervenire entro le 14 del
16 gennaio 2015”. Dal giorno successivo,
“sarà redatta una graduatoria tra gli aventi
diritto che terrà conto dei seguenti
criteri: requisito della residenza nel
Comune di Miglionico; indicazione del numero
dei componenti del nucleo familiare;
indicazione del reddito dichiarato nell’anno
2014, percepito nell’anno 2013”. Giova
precisare che la domanda va scritta
utilizzando un apposito modello da ritirarsi
presso l’ufficio del servizio sociale del
Comune o scaricabile dall’albo pretorio
comunale. Infine, nell’avviso pubblico viene
precisato che, per ottenere il rimborso
indicato, non bisogna superare un reddito
massimo annuale di 6.517,94 euro per il
nucleo familiare composto da un solo
componente. Il tetto del reddito sale alla
somma di 7.821,52 euro nel caso che il
nucleo familiare sia composto da due
persone. A seguire gli altri scaglioni:
reddito di 9.125,11 euro (3 componenti);
reddito di 10.428,70 euro (4 componenti);
reddito di 11.732,29 euro (5 componenti);
reddito di 13.035,88 euro (6 componenti).
Per ogni ulteriore componente del nucleo
familiare, il reddito massimo viene
maggiorato del 20 per cento della pensione
minima Inps.
Giacomo Amati |