MIGLIONICO.
Segnali di crisi per il Miglionico che,
nella sfida casalinga contro il Real Senise,
ha subito una beffarda sconfitta (0-1),
maturata nei minuti finali del match, quando
sembrava che nessuna delle due squadre
potesse prevalere sull’altra. Invece, s’è
materializzata la terza sconfitta
consecutiva: una striscia negativa di
risultati che suggerisce due interrogativi.
Il primo: si tratta di una crisi passeggera
correlata soltanto alla mancanza dei
risultati? Il secondo: le difficoltà
evidenziate nella finalizzazione della
manovra offensiva nascondono altri difetti:
sono, forse, legati a dei limiti strutturali
della squadra? Su queste domande sentiamo
qual è il parere del vice presidente, Dino
Battilomo. “Contro il Senise – dichiara il
dirigente – abbiamo disputato una buona
gara, caratterizzata da un sostanziale
equilibrio nello sviluppo del gioco, e non
meritavamo di perdere. Non abbiamo niente da
rimproverare alla squadra che s’è battuta
con coraggio e determinazione”. Cos’è
mancato al Miglionico? “Abbiamo prodotto
delle buone trame di gioco – puntualizza
Battilomo – ma non siamo riusciti a
concretizzare le azioni favorevoli che ci
siamo creati”. I dati numerici dicono che il
Miglionico, nelle ultime tre gare, è andato
in gol solo una volta: i suoi guai, forse,
vanno rintracciati nel reparto avanzato? “Si
vince e si perde in undici – conclude
Battilomo – sarebbe semplicistico e
riduttivo addossare le responsabilità a un
solo reparto della squadra”. Quale può
essere, allora, la medicina giusta per
guarire questo “convalescente” Miglionico
che sembra essere in debito d’ossigeno?
Giacomo Amati |