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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

2 Novembre 2014
Miglionico Calcio
Trasferta da incubo per il Miglionico
di Giacomo Amati

MIGLIONICO. Partitaccia. Da incubo per il Miglionico che, nella sfida in trasferta contro il Satriano, ha subito una durissima sconfitta (7-1). Un risultato amaro. Umiliante. Senza precedenti. Mai, in passato, i miglionichesi avevano subito un risultato così negativo. Quali possono esserne state le ragioni? S’è trattato di un semplice incidente di percorso? E se, invece,  la sconfitta fosse stata causata da problemi strutturali, prima sconosciuti, ma, adesso, resi evidenti dalla forza esplosiva del Satriano? Sono parecchie le domande, cui risponde, con obiettività, il presidente Mimmo Grande che non cerca nessun alibi, riconoscendo sia i meriti degli avversari sia i demeriti del Miglionico, scopertosi, all’improvviso piccolo piccolo, fragile, senza forza, come sono certe foglie sui rami degli alberi in questo periodo autunnale. “Abbiamo subito una sconfitta senza attenuanti” – ammette il presidente – che indica nel gol messo a segno dall’indomabile centrocampista Antonio Battilomo (cannoniere della squadra con ben 5 gol) “l’unica nota positiva” espressa dalla sua squadra. Quali possono essere stati i malesseri del Miglionico? “Sinceramente, per come s’è sviluppata la partita – dichiara Grande – è difficile individuare un unico problema. Non riesco a spiegare razionalmente una sconfitta di queste proporzioni. Posso soltanto dire che abbiamo giocato sotto tono e non siamo riusciti ad elaborare gli schemi di gioco che normalmente sviluppiamo nelle sedute d’allenamento. Non abbiamo giocato da squadra, commettendo errori e disattenzioni sia a livello individuale che di reparto, peraltro, mai commessi in precedenza, nel corso di questo campionato”. In pratica, la squadra di mister Domenico D’Angelo non è mai stata in partita, subendo il gioco degli avversari, sin dai minuti iniziali del match. Dopo aver chiuso il primo tempo con ben 5 reti al passivo, nella ripresa, s’è verificata una timida reazione che s’è concretizzata nel gol della bandiera siglato da Battilomo. Poi, il buio più assoluto. In definitiva, questo insuccesso, così sorprendete e inatteso nelle sue proporzioni potrebbe essere riconducibile a tre fattori. Primo: mancanza di personalità e carattere. Secondo: assenza di umiltà nel confrontarsi con l’avversario. Terzo: incapacità nella reazione di fronte alle difficoltà incontrate nel corso della gara. Non resta che far tesoro degli errori commessi e rimettersi subito in carreggiata, ritrovando l’orgoglio improvvisamente smarrito, “arma” vincente, più volte esibita nelle partite di questo scorcio iniziale di campionato. Giacomo Amati

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