MIGLIONICO.
Momenti di gloria per il Miglionico che,
illuminato dalle prodezze di Antonio
Battilomo, il “moto perpetuo” della squadra,
e di Michele Grieco, il “cervello del
centrocampo”, ha conquistato una splendida
vittoria (3-2) nella difficile sfida
casalinga contro il Rionero, a conclusione
di una partita avvincente, caratterizzata da
apprezzabili contenuti tecnici. La squadra
di mister Domenico D’Angelo che, a causa di
un turno di squalifica, è stato sostituito
dal suo vice, Andrea Musio, ha messo in luce
mentalità vincente e carattere indomito.
Caratteristiche preziose, proprie della
squadra consapevole della sua forza. Pur
giocando con una formazione rimaneggiata, a
causa dell’assenza di due giocatori del
calibro di Pietro Carrera e Fausto Dametti,
entrambi squalificati, il Miglionico non s’è
mai accontentato del risultato di parità e
ha cercato con convinzione, fino alla fine
del match, il successo pieno. Conquistando i
tre punti in palio, i miglionichesi hanno
ulteriormente consolidato la loro posizione
in classifica, occupandovi, con 13 punti, il
secondo
posto,
alle spalle della capolista Bella.
Spettacolari i tre gol siglati dai
miglionichesi: il primo, di potenza, è stato
firmato da Antonio Battilomo ( una cannonata
terrificante, da fuori area) e da Michele
Grieco, autore di una strepitosa doppietta (
calcio di rigore a spiazzare il portiere e
poi l’apoteosi finale con un tiro a giro su
punizione, che è sembrato guidato da un
radar). “Abbiamo disputato una bella gara –
dichiara l’estroso Grieco – e abbiamo
meritato la vittoria: la dedichiamo al
nostro presidente, Mimmo Grande, che proprio
domenica scorsa ha festeggiato il suo
compleanno, 51 anni”. Il risultato è stato
in bilico fino alla conclusione della gara:
è stata una vittoria sofferta? “Sapevamo di
dover affrontare una gara difficile –
conclude il talentuoso giocatore
ferrandinese – ma abbiano superato le
difficoltà, disputando una partita intensa e
tatticamente accorta. Abbiamo giocato con
coraggio e lucidità”. Lo sviluppo della
partita suggerisce tre riflessioni. La
prima: la squadra sa esprimere un calcio
propositivo con i difensori che, oltre ad
essere efficaci in retroguardia, sono bravi
ad impostare anche il gioco. Spicca
l’autorevolezza del capitano Marco Acito. La
seconda: la caratteristica migliore della
squadra è rappresentata dalla sua voglia di
lottare che la porta a non arrendersi mai ed
a cercare con convinzione la vittoria. La
terza: la sua migliore risorsa è costituita
dalla capacità di sfruttare le palli
inattive. Giacomo Amati |