MIGLIONICO.
“Il Comune è in una condizione di dissesto
economico”. E’ con questa affermazione shock
che i tre consiglieri comunali del gruppo di
minoranza del Movimento 5 Stelle hanno
motivato il loro voto contrario al bilancio
di previsione 2014 che, invece, è stato
approvato dalla maggioranza di
centrosinistra che sorregge il sindaco
Angelo Buono (Pd). Per suffragare tale
affermazione, nel documento redatto dal
gruppo del M5S si legge che “il dissesto non
lo è in maniera formale o dichiarata, ma lo
è nella realtà dei fatti”. Le ragioni?
Eccole: “In caso di dissesto, gli enti
comunali vengono obbligati a mettere in
campo una serie di provvedimenti utili a
risanare la situazione finanziaria ed a
ridurre le spese. Per prima cosa vengono
aumentate le aliquote delle tasse al massimo
previsto dalla legge; poi, si procede alla
vendita degli immobili inutilizzati e non
legati strettamente allo svolgimento delle
attività istituzionali; quindi, vengono
aumentate le tariffe dei servizi a domanda
individuale, in modo che i cittadini coprano
il 36% del costo del servizio; infine,
vengono ridotte le spese superflue ( ad
esempio, i buoni mensa per i dipendenti
comunali, le indennità di funzione dei capi
area o i costi dei servizi che possono
essere gestiti direttamente dall’ente e che,
invece, vengono dati in affidamento a
soggetti diversi, con un aggravio dei
costi). In ultima analisi, si passa ai
licenziamenti dei dipendenti eventualmente
in esubero e al taglio dei servizi sociali.
Di questi indicatori – viene puntualizzato –
soltanto gli ultimi due ( spese superflue e
licenziamenti) non rispecchiano i
provvedimenti già messi in atto dal Comune”.
Allora, l’ente comunale è nei guai? C’è da
preoccuparsi? E, di chi è la colpa? Come
stanno effettivamente le cose? Qual è, in
merito, il giudizio del sindaco Buono? Per
saperne di più su di un argomento così
delicato, ecco qual è la voce degli
amministratori di maggioranza. “Il nostro
Comune - spiega il sindaco – sta solo
attraversando un periodo di difficoltà
economica, causata essenzialmente dal taglio
dei trasferimenti statali che negli ultimi
quattro anni sono stati di quasi 400 mila
euro. Per rimediare a questa situazione di
criticità, che, per altro, riguarda un po’
tutti i Comuni italiani, stiamo attuando un
progetto virtuoso di razionalizzazione della
spesa che , nel giro di un paio di anni,
darà i suoi benefici frutti. Altro che lo
spettro del dissesto che non ha alcun
riscontro reale, ma sembra essere, più che
altro, soltanto una condizione auspicata dal
gruppo di minoranza”. Da parte sua,
l’assessore al Bilancio, Michele Piccinni
(laurea in Economia e Commercio) nel fugare
qualsiasi paura per il presunto fantasma
incombente del dissesto economico, precisa
che “il bilancio comunale è stato
regolarmente approvato dai revisori dei
conti e che le anticipazioni richieste al 30
settembre scorso, sono di appena 476 euro;
altro che la somma di 962 mila euro
prefigurata dal gruppo di minoranza del
M5S”. Infine, ecco i dati oggettivi e
inoppugnabili forniti dal rag. Giovanni
Centonze, responsabile dell’area contabile:
“Nell’arco dell’anno – puntualizza - il
Comune ha pagato l’irrilevante somma di
mille e 347 euro di interessi, con due
milioni e 328. 415 euro di entrate, a fronte
di due milioni e 328. 891 euro di uscite:
differenza a credito, 476 euro. Sono, forse,
dati contabili da dissesto economico?”
Giacomo Amati |