MIGLIONICO.
Viaggio virtuale nel passato per riscoprire
e rivivere una vicenda storica distante
oltre seicento anni. Oggi, giovedì 14
agosto, nell’ambito della rassegna,
“SeRestate a Miglionico 2014”, promossa
dall’Amministrazione comunale, nel centro
cittadino, va in scena la “Congiura dei
Baroni” (1485). Un appuntamento imperdibile
per chi ama la storia. E’ lo spettacolo più
atteso del cartellone estivo: racconta la
vicenda della fallita congiura ordita dai
baroni del Sud d’Italia contro il loro re,
Ferdinando I d’Aragona, accusato di aver
aumentato il peso delle tasse a danno dei
feudatari. “La rievocazione di quest’anno,
che coinvolge la partecipazione di un
centinaio di figuranti – spiega il sindaco
Angelo Buono (Pd) – è caratterizzata da una
significativa novità: la manifestazione è
stata concepita a sostegno del progetto
culturale, “Matera Capitale Europea della
Cultura 2019”, contraddistinto da un
obiettivo strategico: è quello di offrire
una significativa opportunità di sviluppo al
movimento turistico del Materano. La
Congiura dei Baroni, ormai, viene ritenuto
un evento culturale di prim’ordine che si
colloca tra i più importanti in ambito
regionale e viene seguito da una platea
sempre più vasta di visitatori”. Ma, ecco,
in estrema sintesi, il racconto
dell’episodio, così come è stato ricostruito
sui libri di storia regionale. La rivolta fu
organizzata dai baroni contro il re di
Napoli, Ferdinando I d’Aragona. Secondo
l’interpretazione di alcuni storici, il
sovrano sarebbe stato costretto ad aumentare
la pressione fiscale per racimolare le
risorse finanziarie occorrenti per
contrastare l’avanzata dei Turchi, che
volevano invadere ed assoggettare le regioni
del Sud d’Italia. Inizialmente, la rivolta
dei baroni fu appoggiata, sebbene in modo
segreto, dal papa Innocenzo VIII, in
discordia col re. Tra i congiurati, oltre a
Girolamo Sanseverino, feudatario delle terre
di Miglionico, figurava persino Antonello
Petrucci, segretario particolare del
sovrano. La famigerata riunione dei
congiurati si svolse proprio nel salone più
grande del castello miglionichese, da
allora, indicato del “Malconsiglio”. Ma
grazie al lavoro di “intelligence” degli
agenti “007” al servizio del re,
specializzati nell’azione di
controspionaggio, il sovrano di Napoli,
venuto a conoscenza della minaccia
incombente, minacciò di invadere lo Stato
pontificio e costrinse il Papa a ritirarsi
dalla lotta. Da parte loro, i baroni,
rimasti soli, si arresero al re, che fece
finta di perdonarli: li invitò a partecipare
ad una riunione conviviale, per consolidare
il rinnovato patto di pace, ma poi, in
realtà, li fece imprigionare e giustiziare,
tutti.
MIGLIONICO. Lo spettacolo più atteso del
cartellone estivo, “SeRestate a Miglionico
2014”, a cura del Comune, comincia in
mattinata, alle 11, nel centro storico, con
l’apertura dei mercatini e dei giochi; a
seguire, alle 11,30, avranno inizio le prove
d’armi da parte della cavalleria. Alle 12,
in piazza Popolo, saranno di scena gli
“Sbandieratori del Re” e poi, alle 12,30, è
prevista la prova d’addestramento dei
falchi. Nel primo pomeriggio, alle 16,30,
nella corte del castello, è programmata la
cerimonia ufficiale d’inaugurazione. A
seguire, le altre iniziative: il volo dei
falchi, la giostra tra i cavalieri dei
baroni, il ballo dei danzatori che
festeggiano il re, il banchetto medievale,
lo spettacolo degli sbandieratori, il volo
dei rapaci notturni, la sfilata dei baroni,
l’atto della condanna e, infine, il saluto
dei mangiafuoco rivolto ai viandanti. La
direzione artistica dell’evento sarà curata
dalla scenografa miglionichese Nunzia
Decollanz. Giacomo Amati |