Dare a Cesare... |
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MIGLIONICO.
Ho letto con molto interesse, qualche giorno fa, le proposte che
Giuseppe Dalessandro, consigliere comunale di opposizione, ha rivolto,
senza presunzione alcuna, alla maggioranza del Consiglio. Finalmente il
“Politically correct” sembra prevalere sulle polemiche sterili che hanno
caratterizzato l’attività politica degli ultimi tempi. Se alla polemica
e all’opposizione fine a se stessa si sostituisce un comportamento
costruttivo (pur nel rispetto dei ruoli), è tutta la comunità che ne
beneficerà e i problemi da affrontare troveranno la giusta soluzione. E’
proprio quello che serve per il nostro Paese: una maggiore concordia e
più rispetto per le idee altrui. L’occasione è data proprio dalle
proposte di Dalessandro che riguardano la necessità di dare una diversa
destinazione d’uso ad alcuni immobili del nostro comune. In pratica,
egli suggerisce di trasferire le scuole dell’obbligo (Ex elementari e
medie), nei locali della vecchia scuola media e spostare il Comune, con
tutti i servizi, al primo piano dell’attuale edificio scolastico.
La dislocazione, precisa Dalessandro, non sarebbe traumatica né per gli
alunni, né per le famiglie, perché il Comune comunque assicura il
trasporto scolastico; né sarebbe oneroso per i genitori che accompagnano
i minori in un posto anziché in un altro. Sarebbe oltretutto vantaggioso
per i cittadini accedere più facilmente ai servizi comunali, a due passi
dal centro. Il piano terra dell’edificio, aggiunge, ospiterebbe le
numerose realtà associative presenti in loco. I locali dell’attuale casa
comunale, suggerisce infine, sarebbero utilizzati esclusivamente dal
Gal-Start 2020 che sta diventando polo di attrazione turistico-culturale,
anche a livello interregionale. In questo modo, si otterrebbe il duplice
risultato di avvicinare al centro storico la sede comunale e facilitare
la preziosa attività delle associazioni non operanti a scopo di lucro.
E’ un’idea, secondo il mio modesto parere, meritevole della massima
considerazione. Se realizzata, risolverebbe definitivamente il problema
di colmare la distanza che rende difficoltoso, soprattutto per gli
anziani, l’accesso ai servizi comunali. La condivido pienamente, non
solo per le ragioni esposte da Pinuccio Dalessandro, anche per i motivi
che mi appresto a elencare: avvicinare la casa comunale al centro
storico del paese, non solo agevola l’utilizzo dei servizi comunali da
parte della popolazione, ma serve anche a ricomporre il rapporto ideale
che deve esserci tra amministrati e amministratori. E’ sotto gli occhi
di tutti che, nel corso degli ultimi anni, quel rapporto si è alquanto
sfilacciato, anche a causa delle difficoltà di partecipare agevolmente
alle sedute del Consiglio comunale.
Qualcuno potrebbe obiettare che ( V. la proposta del consigliere M5S,
Antonio Digioia) lo stesso risultato si potrebbe raggiungere facendo
ricorso alle tecniche moderne: a mezzo web o in streaming, che dir si
voglia. Nulla da eccepire. La tecnologia ormai è in grado di sostituire
in mille modi la reale presenza dei cittadini e realizzare pienamente la
democrazia partecipativa. Di certo però, non potrà mai surrogare il
rapporto, quasi emozionale, in bene e in male, che si crea tra
cittadini, presenti in carne e ossa, e i propri rappresentanti. Altro
motivo da rilevare è l’opportunità e l’urgenza di trasferire tutto il
settore scolastico nella vecchia sede della scuola media, recentemente
ristrutturata. Costruita per accogliere i ragazzi di quel particolare
livello scolastico, è dotata di tutte le attrezzature per realizzare
pienamente un’educazione e una formazione al passo con i tempi moderni:
una palestra più che idonea, aule capienti e luminose, laboratori per
stimolare la creatività dei ragazzi, locali per la mensa, un’ampia
struttura per attività teatrali, etc..
Faciliterebbe inoltre i mezzi dello scuolabus, i quali incontrano non
poche difficoltà ad avvicinarsi all’ingresso della scuola; arrecando non
pochi disagi agli scolari (soprattutto in caso di cattivo tempo),
costretti a correre disordinatamente per raggiungere i mezzi di
trasporto in Piazza Castello. Non ultima, per importanza, l’opportunità
di ospitare nello stesso edificio, al piano terra, tutte le associazioni
culturali e di volontariato. Non solo per agevolare la preziosa attività
che svolgono, ma soprattutto per vanificare la folle idea di relegare i
loro servigi in una sede disagevole, lontana dal centro vitale del
paese; col rischio di lasciare un immobile di tale entità a un utilizzo
precario, all’usura del tempo e allo scempio vandalico.
Certamente non è un’operazione da farsi dall’oggi al domani. Richiederà
tempo e non poche risorse; ma se ci si renderà conto dell’utilità del
progetto, nel giro di un anno potrebbe essere realizzato. Il rapporto
tra costi e benefici sarà di certo a vantaggio di questi ultimi perché
tutta la comunità ne trarrebbe i benefici.
L’altra proposta di Dalessandro riguarda la futura gestione del Castello
del Malconsiglio. Il primo suggerimento è di indire un bando di gara
europeo, e in seguito regionale, allo scopo di selezionare la migliore
offerta, in grado di favorire un uso produttivo del maniero e farne una
fonte di crescita culturale ed economica per tutta la comunità. Segue un
elenco di concreti suggerimenti finalizzati a tale scopo: utilizzare le
grandi sale per esposizioni le più varie, allestire enoteche,
raccogliere ed esporre manufatti artigianali; commerciare e valorizzare
prodotti agricoli lucani, predisporre box di primo ristoro, etc..
Costituirebbero un potente attrattore turistico e culturale a carattere
interregionale e, forsanche, nazionale. Si tratta di alcune idee,
precisa Dalessandro, da sottoporre al libero dibattito e
all’approvazione dell’Amministrazione comunale.
Per concludere, sono pienamente d’accordo su quanto esposto, in modo
logico e razionale da Dalessandro. Oltre all’opportunità di operare
nella piena legalità e trasparenza, il merito della proposta è
soprattutto nella puntuale elencazione delle molteplici opportunità di
lavoro che ne deriverebbero attraverso lo sviluppo turistico e lo
sfruttamento economico. Non è il caso di dilungarmi ulteriormente;
ripeto soltanto che le note suesposte sono opinioni mie personali che
meriterebbero di essere confutate, migliorate o accettate, allo scopo di
sviluppare, su queste e altre questioni, un proficuo dibattito tra
persone dotate di senso critico e interessate al bene comune.
Miglionico 12.10.2019
Domenico Lascaro (d.lascaro@libero.it |
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