MIGLIONICO.
La fede e' fondamento delle cose che si
sperano e prova di quelle che non si vedono.
Per mezzo di questa fede gli antichi
ricevettero buona testimonianza. Per fede
Abramo, chiamato da Dio, obbedi' partendo
per un luogo che doveva ricevere in eredita',
e parti' senza sapere dove andava. Per fede
soggiorno' nella terra promessa come in una
regione straniera, abitando sotto le tende,
come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della
medesima promessa. Egli aspettava, infatti,
la citta' dalle salde fondamenta, il cui
architetto e costruttore e' Dio stesso. Per
fede anche Sara, sebbene fuori dell'eta',
ricevette la possibilita' di diventare madre
perche' ritenne fedele colui che glielo
aveva promesso. Per questo da uomo solo, e
inoltre gia' segnato dalla morte, nacque una
discendenza numerosa come le stelle del
cielo e come la sabbia innumerevole che si
trova lungo la spiaggia del mare.
Nella fede morirono tutti costoro, pur non
avendo conseguito i beni promessi, ma
avendoli solo veduti e salutati di lontano,
dichiarando di essere stranieri e pellegrini
sopra la terra. Chi dice cosi', infatti,
mostra di essere alla ricerca di una patria.
Se avessero pensato a quella da cui erano
usciti, avrebbero avuto la possibilita' di
ritornarvi; ora invece essi aspirano a una
migliore, cioe' a quella celeste. Per questo
Dio non disdegna di chiamarsi loro Dio: ha
preparato infatti per loro una citta'.(Eb
11,1-2.8-19)
Giuseppe Ambrosecchia, la stella piu'
luminosa del panorama letterario lucano, il
poeta per eccellenza, "l'uomo dei numeri ",
il nostro capitano, ci ha lasciato .... ma
io sono convinta che egli continua proteso
verso il traguardo, vuole conquistare il
premio che Dio ci chiama a ricevere lassu',
con la giustizia che deriva non dalla legge
ma dalla fede in Cristo, sicuro che un
giorno lo otterra', non per i propri sforzi
e i propri meriti, ma perche' Dio lo
accompagna. Arrivederci Giuseppe.
Margherita lopergolo |