MIGLIONICO.
Donare cultura. E’ la sua idea di volontariato. E’ l’idea simbolo che
anima il progetto culturale della locale associazione “Culture in
Movimento”. Un ruolo di spicco, al suo interno, è svolto da Marzia
Dalessandro, 44 anni, miglionichese doc che, del circolo, diretto da
Graziana Ventura, ne è la responsabile letteraria e direttrice della
biblioteca. Svolgendo tale ruolo, da alcuni anni, organizza incontri
letterari e promuove seminari a carattere culturale e scientifico, ben
coadiuvata da Brunella Persia, che dell’associazione ne è la
responsabile del settore scientifico. Attuando con passione e competenza
il suo incarico in seno all’associazione culturale, Marzia Dalessandro
che ha conseguito la maturità liceale presso il “Liceo Scientifico” di
Matera e poi il titolo accademico, laurea in Giurisprudenza presso
l’Università degli studi di Bologna, da alcuni anni, sta mettendo in
pratica il suo progetto di cultura come “contaminazione”, ovvero come
diffusione del valore della cultura, nelle sue varie forme espressive
artistiche (musica, pittura, poesia, prosa, teatro). E il circolo, di
giorno in giorno, cresce sempre di più, tanto da esserne, sotto il
profilo culturale, il lievito, fonte di conoscenza e sapere. Come
un’oasi. Certamente una “sorgente” di sviluppo per il locale tessuto
sociale. Marzia lavora all’Acquedotto Lucano di Potenza che si occupa
della gestione del servizio idrico integrato in Basilicata. Nella sua
attività lavorativa è impegnata per cinque giorni alla settimana, dal
lunedì al venerdì. Nel weekend si dedica al suo progetto culturale:
promuove la lettura, soprattutto tra gli adolescenti, organizza e
conduce seminari di studio. E’ la sua passione, come quella di
dedicarsi, nei momenti di relax, al suo hobby preferito: mettersi
davanti al pianoforte. Giova sottolineare come Marzia, per ben nove
anni, abbia studiato pianoforte al conservatorio musicale “E.R. Duni” di
Matera. Ma è sul palco che dà il meglio di sé. Vista da vicino in tale
ruolo è incantevole: guardando i relatori che ospita e presenta sul
palco, si ha la sensazione di vedere solo lei, soprattutto lei; dalla
sala dell’auditorium del Castello del Malconsiglio si sente parlare i
vari interlocutori, ma si ha l’impressione di ascoltare lei. Lei, la
“Cristina Parodi” miglionichese. Evidenzia una grazia naturale nella
comunicazione, sia in quella verbale che nell’interazione non verbale.
Si esprime con un linguaggio elaborato ed efficace e denota garbo e
raffinatezza nei gesti e nei movimenti. Come una calamita, attira
l’attenzione di chi le sta intorno e suo padre Giuseppe, ex sindaco di
Miglionico, ex assessore della Provincia di Matera ed ex consigliere
regionale di Basilicata è il primo ad ammirarla. Tanto che, nei versi
conclusivi nella poesia che le ha dedicato, “A mia figlia”, le dice:
“Allora compresi che il tuo dono era racchiuso in una favola e avrei
voluto io assomigliare a te”. Meraviglioso! Giacomo Amati
A MIA FIGLIA
Quando arrivasti capii
subito
che avresti potuto
attraversare
il mare in burrasca
per intravedere la bonaccia
e scalare le cime nevose,
per assomigliare a me.
Nel tuo sguardo dolce
che sembrava smarrito
leggevo il tuo primo
desiderio di vita.
L’umido tuo bacio
che m’imbrattava il viso
era il collante delle nostre
vite.
E così iniziasti il cammino
lungo una strada dove i
ciottoli
rendevano incerto il tuo
destino.
Vidi in te una nuova
finestra
sul giardino che avevi
adornato
di boccioli odorosi
e di insetti fastidiosi.
Allora compresi che il tuo
dono
era racchiuso in una favola
e avrei voluto io
assomigliare a te.
(Giuseppe Dalessandro)
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