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Polittico di Cima da Conegliano

Mons. Angelo Michele Onorati
Il RICORDO DELL'ARCIPRETE ANGELO MICHELE ONORATI, SCOMPARSO 99 ANNI FA
Avvenire 4 Febbraio  2002 di Gabriele Scarcia

Bisognerebbe sistematicamente evitare le celebrazioni e le commemorazioni nei decennali, nei cinquantesimi, nei centenari e via Mons. Angelo Michele Onorati, Arciprete di Miglionico e Vescovo di Tricarico (Archivio Storico-Fotografico Gabriele Scarcia)discorrendo, di eventi e personaggi che sono stati candidati o eletti a partecipare alla compilazione del grande libro della storia, sia essa locale che nazionale, importante o meno.

Se si tratta, come in questo caso, di ricordare l’alto prelato Mons. ANGELO MICHELE ONORATI, a novantanove anni dalla sua scomparsa, considerando gli aspetti umani e spirituali della sua forte personalità, occorrerebbe ripercorrere in poche righe tutta la sua esperienza religiosa e missionaria, sempre spesa nella direzione dei poveri e degli emarginati della illustre Diocesi di Tricarico alla quale fu chiamato a porgere il suo servizio nel settembre del 1879.

Secondogenito di Don Francesco Domenico proprietario terriero e di Donna Nunzia De Ecclesiis di Gravina, nasceva in Miglionico l’11 gennaio 1823. Dopo aver frequentato i corsi di laurea in Belle Lettere e Filosofia e quelli di Teologia, otteneva il Dottorato in Sacra Teologia nel 1851 e veniva nominato, nel 1857, Cappellano del Clero Regio.

Rimpatriatosi nel 1861 a Miglionico, dopo la lunga permanenza in Napoli, fu fatto Canonico ed elevato, dietro concorso, nel 1872, alla dignità di Arciprete Curato della Chiesa Matrice di Miglionico. Nel 1879, promosso, per grazia di Dio e della Sede Apostolica, Vescovo di Tricarico e Barone delle Terre di Montemurro, Armento e del Feudo Andriace, prese a condurre le anime di una Diocesi stimata per vastità e lustro.

Sempre con il preciso intento di aiutare la gente comune che numerosa si affollava verso la Sua carità, ebbe la felice idea di impiantare un primo Istituto di Credito in Lucania, con il puntuale aiuto del Banco di Napoli; erano gli anni in cui la sede di Potenza era retta dal Direttore Michele Lacava. L’impresa finì in malo modo, per essersi indebitato in prima persona, garantendo numerosi mezzadri e rimettendo, sul finire del secolo scorso, ben centocinquantamilalire.

Altrettanto puntuali furono le visite nel paese natale dove officiava messa e si ricongiungeva con il fratello Vincenzo, Capitano della Guardia Nazionale e Sindaco di Miglionico e con la sorella Rosina; l’altro Suo fratello Pietro Antonio morì celibe all’età di 23 anni nel 1843 e Sua sorella Lauretta passò a miglior vita nel 1844 all’età di 12 anni. Prediligeva leggere il Suo breviario nella Sua residenza cittadina o ritirarsi nella Sua villa di campagna in Contrada Torre di Fino, utilizzando per gli spostamenti le Sue carrozze fregiate dal Suo stemma; si spense in Tricarico, ottantenne, il 12 febbraio 1903 ed i Suoi resti riposano nella Collegiata di Miglionico (Gabriele Scarcia).

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