Dante riempie le giornate del Coronavirus

MIGLIONICO. Cinque i premiati al “Dantedì”. Un concorso patrocinato dall’amministrazione per consentire alle famiglie, di riunirsi attorno ad un tavolo, per dialogare e scambiarsi riflessioni sul sommo poeta. A ricevere un premio per i loro elaborati: Ettore Buzzella, Marianna Loglisci, Angela Damone, Alessandro e Rosemary Barletta. Ettore Buzzella per la sezione adulti, ha ricostruito l’immagine e la fama di Dante alla luce delle riflessioni contenute nel “Trattatello in laude di Dante” del Boccaccio, “il quale sofferma la sua attenzione sulla complessa poetica insita nelle opere del sommo poeta – ha precisato Ettore che ha aggiunto: “Nella storia della letteratura italiana Dante Alighieri è senza alcun dubbio la pietra miliare nel Pantheon dei poeti e letterati e figura principale di un secolo di sviluppi politici e culturali”. Marianna Loglisci, per la sezione universitaria è rimasta affascinata dai versi “L’amor che move il sole e l’altre stelle” che a quasi 700 anni dalla morte di Dante, risuona ancora come uno tra i più emblematici non solo della letteratura trecentesca italiana ma della letteratura di tutti i tempi e di tutti i luoghi. “Un verso – ha precisato Marianna, che è stato recentemente ripreso dallo stilista Valentino e riportato con effetti luminosi sui suoi negozi a Milano, città dove studio, creando una commistione tra due emblemi dell’italianità, moda e letteratura, due mie grandi passioni che mi ha fatto vibrare il cuore. La raffinatezza e mai banalità degli abiti (caratteristiche di Valentino) che si intravedevano dall’esterno e l’ambiente del negozio stesso, con i suoi colori e forme raffinate, si sposavano perfettamente con l’universo simbolico del Paradiso dantesco”. Angela Damone per la sezione famiglia, si è cimentata con la poesia: “Nell’inferno con Virgilio i più deboli hai incontrato, in quella selva oscura che ognuno dentro di sé ha già provato. Di girone in girone hai scrutato l’animo umano fin giù nel più rovente stato. Pian piano ne sei uscito e hai rivisto il bel cielo stellato e quella collina espiatoria da risalire ammirato. Il nostro Dio, guidato dalla tua musa ispiratrice, hai voluto incontrare, ma sul più bello, le parole non ti hanno supportato poiché troppo grande è stata la Sua visione che gli occhi non hanno contenuto tanto splendore. Caro Maestro, Sommo poeta, non ti crucciar se Dio non hai potuto cantar, ai posteri hai lasciato l’arduo compito di immaginar”. Per la sezione infanzia, i piccoli Rosemary e Alessandro Barletta, si sono cimentati in un disegno dell’inferno dantesco che sprofonda con i suoi strati, nelle viscere della terra, partendo dal Limbo, Lussuriosi, Golosi, Avari e Prodighi, Iracondi, Eretici, Violenti, Fraudolenti, Traditori fino a Lucifero.

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