Avviato l'iter per la candidatura tra i "Borghi più belli d'Italia"

MIGLIONICO. Avviato l’iter per la candidatura tra i “Borghi più belli d’Italia”. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Franco Comanda, con voto unanime del Consiglio comunale, ha deliberato, qualche giorno fa, per la candidatura di Miglionico a far parte della rete nazionale dei piccoli paesi con caratteristiche storico-architettoniche di apprezzabile rilievo.  “L’iniziativa – precisa l’assessore con delega alla Cultura, Giulio Traietta, vuole perseguire l’obiettivo di valorizzare il nostro patrimonio di storia, arte e cultura che è notevole oltre alle nostre tradizioni. Abbiamo avviato l’iter per tale riconoscimento ritenendo di avere tutti i requisiti richiesti per poter essere accolti e fregiarci del titolo “Borghi più belli d’Italia” assegnato dall’associazione”. Un’associazione nata nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell’ANCI per valorizzare il patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti. Paesi che rischiano lo spopolamento ed il conseguente degrado a causa di una situazione di marginalità rispetto agli interessi economici che gravitano intorno al movimento turistico e commerciale. Piccoli centri in cui visitatori interessati a conoscerli possano trovare atmosfere, odori e sapori che facciano apprezzare la tipicità. “Una richiesta  fondata su elementi caratteristici che fanno di Miglionico un borgo con il suo “castello fortificato”  risalente al 1100 e sede dell’ormai famosa Congiura dei Baroni contro il re di Napoli, Ferdinando I d’Aragona, avvenuta nel 1485 che, visti gli esiti infausti fece guadagnare al Castello l’appellativo del Malconsiglio – aggiunge Traietta che continua: “Il paese che, ha un’origine antica, si è espanso attorno al maniero medievale con mura, torri e fortificazioni a circondarlo e con le sue innumerevoli stradine e vicoli intersecanti fra i quali nel passeggiare si insegue la storia. Storia secolare costituita da tracce significative. Oltre al Castello, la Chiesa di Santa Maria Maggiore in stile romanico, basilica pontificia nell’anno 1051, al cui interno è custodito il celebre “Polittico” (1499) di Cima da Conegliano, la famosa statua lignea del Crocifisso (1629), opera di Padre Umile da Petralia (Pa), una tela del Tintoretto (Madonna Assunta in Cielo), una del Guercino (Madonna al tempio con Santi) e una scultura in pietra della “Pietà”, scolpita dallo scultore lucano, Altobello Persio.” Con una popolazione del centro storico sotto i 2000 abitanti e con l’immensità del suo patrimonio architettonico non dovrebbe incontrare difficoltà per aggiungersi agli altri 7 piccoli paesi lucani che già possono fregiarsi dell’ambito titolo: Acerenza, la città cattedrale; Guardia Perticara, la dura faccia della pietra; Castelmezzano, l’anfiteatro delle Dolomiti lucane; Pietrapertosa, tra le rocce e il cielo; Viggianello, dove fioriscono le ginestre e Venosa, la città d’Orazio oltre ad Irsina, cittadina del Mantegna segreto.

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375