MIGLIONICO
- E’ sfumata ancora una volta, la
possibilità di vendere la struttura
ricettiva de “La Casa sul Lago”, che al
momento rappresenta solo un peso, senza
alcun beneficio, visto anche lo stato di
abbandono in cui versa.
All’asta ultima, per la vendita di diversi
beni immobili, con la quale il Comune di
Miglionico sperava di fare cassa con oltre
1milione di euro, il pezzo più pregiato del
valore di 930mila euro non ha trovato alcun
acquirente.
Le entrate economiche di cui il Comune potrà
giovare, si sono ridimensionate a soli
166mila euro. Sono il frutto della vendita
all’asta di due fabbricati comunali e alcuni
terreni agricoli. 108mila euro proverranno
dalla vendita di due immobili del centro
storico che negli anni sono stati adibiti a
forni. Uno ubicato nel rione Torchiano, con
una superficie complessiva di 114 metri
quadri, è stato acquistato con l’identica
somma stabilita dal bando d’asta, 60mila
euro. L’altro immobile, situato nella zona
centrale a ridosso della Chiesa Madre, ha
una superficie di 72 metri quadri, porterà
nelle casse comunali la somma di 48mila
euro, 6mila euro in più rispetto al valore
di base, che era stato stimato in 42 mila
euro.
I 17 appezzamenti di terreni agricoli
alienati, ricadono per la maggior parte, 14,
nelle zona di “Monte Acuto”, confinante col
territorio del Comune di Pomarico, mentre 3
dei 17 lotti si trovano nella contrada di
“Monte San Vito”, al confine con i terreni
del comune di Grottole.
Chiaramente la mancata vendita all’asta del
complesso immobiliare che sorge in una zona
panoramica nelle immediate vicinanze del
Lago di “San Giuliano”, ai confini col
territorio del comune di Matera, lascia
l’amaro in bocca. Una struttura che potrebbe
rilanciare le quotazioni turistiche del Lago
artificiale oggi Oasi Wwf, è ferma da anni
con le quattro frecce. Una struttura
ricettiva, situata in zona E (Verde
Agricolo) costituita da un fabbricato C1
della consistenza di 216 metri quadri e da
un altro di tipologia A3 di circa 75 mq
oltre a un’area pertinenziale circostante
con una superficie di 2.70.00 ettari circa
di terreno agricolo, che non riesce a
tornare a nuova vita, nonostante la stessa
insista su una Riserva sulla quale sono
stati istituiti nel 1976 e 1977 l’oasi
faunistica ed il vincolo paesaggistico.
Un incasso, quindi, che si è ridotto
drasticamente rispetto alle previsioni e
alle aspettative.
Su come il Comune intenda utilizzare questa
entrata, è il sindaco Angelo Buono a dare
qualche indicazione: «Negli ultimi tre anni,
il nostro Comune ha visto ridursi i
trasferimenti dello Stato di circa 300mila
euro, con una forte limitazione della nostra
capacità di intervento nella gestione del
bilancio. Il nostro impegno amministrativo
vuole andare soprattutto verso la riduzione
del peso delle tasse comunali oltre a
cercare di attuare iniziative per favorire
nuovi e produttivi investimenti». Antonio
Centonze |