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ANTONIO CENTONZE


22 Luglio 2014

Miglionico
Dal Risorgimento ai nostri giorni
di Antonio Centonze

MIGLIONICO. Mostra di pittura, fotografie, opere d’arte, giornali e documenti d’epoca. E’ quella che si è tenuta a Miglionico dai primi di Luglio, al civico 5 e 7 di vico Piazza Popolo e che si chiude oggi. Organizzata dal Centro Promozionale “Lucania Oggi” del poliedrico artista Giovanni Ribellino, presidente dell’associazione, la mostra riporta documentazione storica ed artistica sul tema “dal Risorgimento ai tempi nostri”  e su “Miglionico e la Basilicata nei secoli XIX – XX”. Due linee guida che portano il visitatore a seguire un percorso suggestivo per immergersi e farsi catturare da foto, oggetti e giornali dell’epoca.  Giovanni Ribellino, organizzatore e patrocinatore di questa mostra,  fondatore storico sin dagli anni ’80 dell’associazione cui dedica gran parte della sua vita , è entusiasta nel mostrare una raccolta di opere artistiche e manufatti a rappresentare il periodo storico che non può che stupire il visitatore.  L’annuncio dell’entrata dell’Italia in guerra datato 24/5/1915,  nella I guerra mondiale quella del 1914/18 con accanto una gamella originale di quelle che usavano i soldati italiani per mangiare, in trincea, non può non far ripercorrere le vicissitudini di quegli uomini al fronte. Il “Corriere della Sera”, che annunciava  l’8 settembre del 1943 “L’armistizio” con il messaggio del generale Badoglio proclamato dalla radio alla nazione, non può non generare emozione nel visitatore attento che quelle cose le ha vissute e studiate: «Il governo italiano, riconosciuta la impossibilità di continuare l'impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla nazione, ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è stata accolta. Conseguentemente ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali attacchi di qualsiasi altra provenienza.»  Un percorso non solo storico e politico ma anche geografico con delle riproduzioni datate di cartine geografiche a rappresentare l’Italia nel 1628. Un percorso economico per un’Italia in movimento dopo la guerra con divagazioni nel campo musicale e sportivo e con raccolte di giornali, foto storiche e ritratti di complessi musicali che hanno fatto la storia e dei vari campionati del mondo cui l’Italia ha partecipato con uno zoom particolare sul Mundial’82 in cui l’indimenticabile Pertini esaltò l’orgoglio della nazione. E dalla mostra che si sofferma sui Mille di Garibaldi, viene fuori il nome di tal Canio Casaletto, un miglionichese che sembra aver partecipato  alla spedizione dei Mille nel 1860 insieme al materano  Giambattista Pentasuglia. Una sequenza di immagini da ammirare e che inevitabilmente invitano a meditare su com’erano Miglionico, la Basilicata e l’Italia, un tempo. Antonio Centonze

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