MIGLIONICO.
L’esaltazione del fico. Già nel 1867,
Teodoro Ricciardi nel “Notizie Storiche di
Miglionico– Sunto De’ Popoli”, citava: “il
prodotto de’ fichi, o seccati al sole, o al
forno, è una delle industrie secondarie.
Cosicchè, per la loro abbondanza, quando è
la stagione, un due terzi della popolazione
vivesi in campagna per averne la dovuta
cura, e per menare la più bella vita del
mondo”. Domani/Oggi, Miglionico celebrerà il
suo prodotto tipico con una sagra a lui
dedicata. Il fico è ovviamente quello che
cresce nella campagna miglionichese e che
con i suoi frutti prelibati ha fatto
appellare gli abitanti di Miglionico con il
nomignolo di “pappaculumbriedd”, alla
lettera mangiatori di fichi. Fichi di cui
ricca era in passato la produzione locale
che veniva apprezzata e degustata in diverse
varianti. Fresco, essiccato, cotto al forno
impalmato da una mandorla o trasformato in
marmellata, il famoso “cuotto di fichi”. Non
c’era contadino che nella sua campagna
dislocata in una delle contrade
miglionichesi, Conche, Pilieri, Elce,
Pantoni, Pian dell’Oste, non avesse qualche
ornamentale e monumentale albero di fico. E
con la sagra, giunta alla sua settima
edizione, la ProLoco porta in auge la
tradizione. Una mostra mercato del fico in
tutte le “salse” e per tutte le stagioni, si
svolgerà nella Corte del Castello del
Malconsiglio, a partire dalle ore 10.
Insieme al frutto da gustare, si potranno
anche ritirare piantine dell’albero tipico
miglionichese da mettere a dimora per
vederle crescere. “Tanti i produttori locali
in cui abbiamo risvegliato la voglia di
produrre e “lavorare” questo frutto da un
po’ di tempo abbandonato – esordisce Vito
Amati, vicepresidente della ProLoco. Insieme
a diversi artigiani che lavorano il legno,
presenteranno in abbinamento le loro
creazioni che sicuramente cattureranno
l’attenzione del pubblico.” E la presidente
Angela Centonze aggiunge: “Davvero
apprezzabile è stata la vicinanza da parte
degli artigiani locali, che hanno realizzato
con canne, ginestre, vimini e legno,
materiali ecologici e dimenticati, oggetti
tipici in miniatura. Sedie impagliate,
canneti, panieri e altre carinerie che
saranno esposti. Diverse inoltre sono state
le adesioni alla Sagra che, abbiamo ricevuto
e accettato volentieri, da parte di
produttori esterni anche di regioni
limitrofe come la Puglia e la Calabria che
renderanno la Sagra interregionale”. E
domenica sarà giornata di festa per
Miglionico. Oltre alla Sagra dei Fichi
secchi in contemporanea sarà festa religiosa
e civile per onorare i SS Medici, Cosma e
Damiano. La banda girerà per le vie del
centro sin dal primo mattino, accompagnando
la Processione in loro onore e soffermandosi
poi in Piazza del Popolo per il concerto. In
serata poi a partire dalle ore 20, sul palco
allestito sempre nella corte del Castello,
ci sarà l’esibizione del gruppo di musica
popolare degli Sholò, da seguire magari
gustando il tipico gelato miglionichese,
rigorosamente al gusto dei “fichi secchi”, a
chiudere la serata di festa. Antonio
Centonze |