MIGLIONICO.
Domenica, la sala auditorium del Castello del
Malconsiglio ha tenuto a battesimo il terzo
incontro regionale dei grillini lucani. A
Miglionico sono arrivati oltre 200 attivisti e
simpatizzanti a cinque stelle. Da ogni parte della
Basilicata,
i gruppi attivi sul territorio del M5S e i MeetUp si
sono dati appuntamento sulla collina di Cencree, per
discutere del futuro del Movimento in Basilicata.
All’ordine del giorno c’erano
discussioni e focalizzazioni su tematiche
ambientali, sociali e sull’adozione ed utilizzo
della nuova
piattaforma digitale di partecipazione attiva e
democratica, la Liquid Feedback, da
utilizzare per le votazioni e gli
scambi di idee e proposte in rete senza la necessità
fisica di
incontri.
Dopo il
saluto dei portavoce lucani, eletti per il M5S alla
Camera e al
Senato, Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli, la
giornata è proseguita con il coinvolgimento e la
partecipazione al dibattito con proposte,
discussioni a volte anche animate, da parte dei
tanti attivisti facenti parte delle più svariate
fasce di età. La votazione per la scelta delle
linee guida degli strumenti decisionali del
Movimento ha evidenziato da parte di alcuni
attivisti più in là con gli anni, la volontà di non
utilizzare solo la rete ma anche altre forme di
comunicazione per consentire anche a chi è poco
avvezzo alla tecnologia, una partecipazione attiva.
La formazione dei gruppi di lavoro per redigere un
programma regionale il più possibile condiviso, ha
ottenuto la promessa dei tanti ragazzi del
movimento ad un coinvolgimento più attivo per
veicolare sul territorio l’informazione su quello
che i rappresentanti del M5S fanno e faranno in
parlamento. E questo in vista sia delle prossime
Elezioni
Regionali e sia per una reale diffusione delle idee
e programmi del Movimento sul territorio. Durante il
dibattito che è durato dalla mattinata fino a serata
inoltrata, sono stati sviscerati diversi argomenti
inerenti problematiche territoriali che saranno poi
approfonditi e votati sulla piattaforma
LiquidFeedback per stabilirne le priorità.
Particolare effetto ha sortito l’intervento di
alcuni attivisti disoccupati, come si sono
presentati. “Sposiamo
una causa sociale–hanno
esordito, che purtroppo
viene presa poco in considerazione, sia dai partiti
che dal movimento. La croce che noi portiamo sulle
spalle tutti i maledetti giorni è la mancanza di un
lavoro. Molti di noi non sanno cosa mettere a
tavola, come poter pagare una bolletta, come
consentire ai figli di continuare gli studi.
Chiediamo di spingere per quel reddito di
cittadinanza per dare la possibilità di una vita più
degna a quanti sfortunati arrivano finanche a
suicidarsi. Non chiediamo l’elemosina ma se è vero
che nessuno deve rimanere indietro, noi già lo siamo
e arretriamo sempre di più. Siamo nella regione del
petrolio e visto che manca il lavoro si potrebbero
utilizzare diversamente le royalities rivenienti
dall’oro nero?”
Antonio Centonze |