MIGLIONICO.
Nel palinsesto del cartellone “Il Profumo del
Natale” allestito dall’amministrazione comunale, una
serata molto apprezzata dedicata al teatro, è stata
quella del 4 gennaio. Presso l’Auditorium del
Castello del Malconsiglio, stracolmo di gente per
l’occasione, è stato un successo decretato da
scroscianti applausi, la rappresentazione portata in
scena dalla Compagnia Senzateatro di Ferrandina. La
compagnia nata nel 2001 inglobando artisti da
diverse realtà formative e con esperienze teatrali
amatoriali principalmente legate alle
rappresentazioni di commedie in vernacolo
ferrandinese dello scomparso autore Domenico
Bellocchio, ha portato in scena una commedia di
Gianfelice Imparato: “Casa di Frontiera”. Un’opera
dell’attore di Castellammare di Stabia, che ha
lavorato anche con E. De Filippo e che la mise in
scena per la prima volta nel 1994 con la regia di
Gigi Proietti, divenendo successivamente un film nel
2003 dal titolo “La Repubblica di San Gennaro”.
“Casa di Frontiera”, narra di un’Italia divisa
dalla secessione Nord/Sud, in cui in risposta alla
domanda “Che fine fanno i meridionali che vivono al
nord?” si sviscera la commedia che ruota attorno ad
un tornitore meridionale, tale Gerardo Strummolo
interpretato da Francesco Evangelista, costretto a
vivere in una delle riserve sparse per tutta la
Padania in attesa di poter essere ammesso a
diventare cittadino “padano”. Nella casa di
frontiera, come i nordisti chiamano queste riserve,
CRIC (Centri di Raccolta Identità Culturale), i
meridionali vivono senza libertà di movimento,
sottoposti al giudizio dei lombardi e senza garanzie
né sicurezza in attesa di superare degli esami per
diventare nordisti. Ed in questa riserva, oltre a
Gerardo che ambisce a diventare cittadino del Nord e
che per nordizzarsi si fa chiamare Gerry e si
modifica il cognome in Strumm, più nordico,
avvicinandosi ad un cognome tedesco, vive anche la
sorella Addolorata rinominata Dolores, interpretata
da Piera Iacovazzi. L’obiettivo di Gerry e Dolores è
quello di somigliare alla gente del nord nel
parlare, nelle movenze, nel vestire e nel mangiare
per superare i test di ammissione cui saranno
sottoposti dalla “dutturessa” Olga, assistente
sociale della repubblica padana, interpretata da
Marianna Regina. Ad ingarbugliare le situazioni,
generando equivoci di un umorismo surreale e dal
retrogusto sempre piuttosto amaro, è la presenza del
fidanzato di Dolores, tale Ciro Cacace, interpretato
da Generoso Di Lucca che non ne vuole sapere di
fingere. Con doti di qualunquismo e furbizia incarna
e porta in scena tutti i luoghi comuni della
napoletanità che portano a circuire la pseudo
dottoressa padana cui sembrano però piacere le doti
di napoletanità e spontaneità. I suoi comportamenti
fanno altresì svanire il sogno degli Strummolo,
facendo venire a galla i loro stratagemmi e
costringendoli a restare nella riserva, non potendo
ritornare a Sud perché traditori, con lavori non
certo apprezzabili. Al progetto scenico, musiche e
luci hanno lavorato Davide Di Prima e Adriano Nubile
che con la collaborazione di Rocco Scattino,Antonio
D’Aloia,Antonio Evangelista e Michele Sechi sono gli
artefici di questo successo made in Ferrandina
proposto gratuitamente ad una platea miglionichese
che ha molto gradito ed applaudito. Antonio Centonze
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