MIGLIONICO
- Una nuova scrittrice nel panorama letterario di
Basilicata. In patria, nella sua Miglionico, Anna
Terlimbacco al suo primo lavoro letterario, si è
presentata e ha presentato il suo frutto agli
allievi adolescenti dell'Istituto Comprensivo “Don
Donato Gallucci”. Sabato scorso, nell'aula magna
dell'istituto, la sua opera prima edita dalla casa
editrice Statale 11, “Nel diario di Elamef”,
ha avuto la sua presentazione. Moderatore il
dirigente del locale istituto Giacomo Amati
con le docenti Ventura e Lasalvia. Un
incontro decisamente riuscito e apprezzato. Una
presentazione sui generis, artistica della giovane
miglionichese, laureata in Scienze della
Comunicazione e appassionata oltre che di scrittura,
di musica e danza sin da bambina. Con il pianista
Vito Galante i passaggi salienti del libro composto
da 83 pagine hanno avuto la loro introduzione in
musica. Pagine di un diario che raccontano il
viaggio di Elamef, Female se letta al contrario,
donna. Un lungo viaggio che Elamef percorre
attraversando diverse epoche tra gioie e dolori.
«Una donna - precisa la scrittrice, che avuto la
fortuna-sfortuna di attraversare tutta la storia
dell'umanità, esperire i vari momenti, le varie
epoche storiche, i fenomeni sociali e culturali
senza mai invecchiare e chissà quante altre cose
vedrà ancora. Una donna che ha vissuto sulla propria
pelle i pregiudizi, le discriminazioni, ma anche
momenti più distesi che hanno caratterizzato la
storia delle donne. Nel suo diario di riflessioni,
annotazioni, sensazioni questa donna che rappresenta
tante donne, tutte le donne, ha il merito di
affermare con fermezza ma al tempo stesso con
dolcezza, l'essenza della forza femminile. Quella di
saper essere madre, figlia, amica, compagna ed
amante».Un libro che parla dell'emancipazione
femminile, estrapolata da un diario in cui si celano
i segreti dell'essere donna. Un libro che ha
scatenato la curiosità dei ragazzi, attenti e
vogliosi di conoscere il segreto che ha portato a
scrivere la loro compaesana. «No tu no, non sei
forte come me… sei una femminuccia » frasi che in
età fanciullesca partono come razzi. Questa la
miccia che ha acceso in Anna la voglia di cercare
una spiegazione, una giustificazione del perché la
diversità tra i due sessi debba esercitarsi sin da
piccoli. Cercare con il dialogo di farla coesistere.
Partendo dai colori, rosa per la donna e celeste
l'uomo, dai giochi, la bambola per la donna la
macchinina per l'uomo, la scrittrice cerca di dare
una spiegazione sfumando punti a volte troppo
distanti. Un libro in cui Elamef è una donna la cui
anima è vogliosa di sentirsi libera e felice con una
ricerca di quella identità atta a svolgere un ruolo
positivo nel contesto sociale in cui vive. Una donna
apprezzata non solo per il suo essere donna nel
senso naturale ma protagonista della storia e del
suo destino. «Non è un libro di rivalsa contro il
maschio - precisa l'autrice, ma un libro che aiuta a
scoprire l'essenza di noi donne per costruire quel
rapporto uomo-donna basato sul reciproco rispetto e
assolutamente complementare». Antonio Centonze |