Miglionico.
Venti metri di “colore”.
E’ quello che gli allievi del locale Istituto
Comprensivo “Don Donato Gallucci” di Miglionico,
hanno potuto ammirare il 15 settembre, giorno di
riapertura della Scuola, varcando i cancelli di Via
Estramurale Castello. In un periodo in cui per il
mondo della Scuola sono giorni in “chiaroscuro”, per
non dire “neri”, un bagno di colore sgargiante in
evidenza sul muro di accoglienza dell’istituto
miglionichese, ha destato interesse ed ammirazione
anche per la qualità
del lavoro su di esso rappresentato. Un murales che
si estende per oltre 20 metri coprendo il muro
perimetrale interno dell’istituto ma ben visibile
anche dall’esterno. A realizzarlo, quest’estate, è
stato un gruppo di ragazzi per la maggior parte
allievi dello stesso istituto, che hanno partecipato
al progetto "L’Aquilone". Un progetto di
socializzazione al suo terzo anno di attuazione, che
ha riscosso notevole successo in termini di
partecipazione, messo in atto e portato avanti per
tutta l’estate dalla Cooperativa sociale “Vita
Alternativa” in collaborazione con Omnia Mentis e la
sezione Fidas-Advos di Miglionico. Seguiti dalla
coordinatrice Graziana Ventura e dalla
volontaria Anna Tralli, entrambe diplomate al
Liceo Artistico di Matera, i ragazzi con spugnette e
colori
hanno appreso l’arte e realizzato l’apprezzato
murales. Un animato sottobosco, caratterizzato da
funghi e topi che sonnecchiano, farfalle,
coccinelle, lombrichi e api che danzano. Il
luccichio dei colori che ha attirato l'attenzione
dei bambini nel loro primo giorno di scuola, ha
attratto anche il Sindaco, Angelo Buono, che oltre
ad apprezzare la lodevole iniziativa estiva nel suo
complesso, ha lanciato la proposta alle
coordinatrici Ventura e Tralli di continuare l’opera
di “disegno e colore” su tutte le mura
dell'edificio. Entusiasta la coordinatrice Ventura
per un progetto estivo quest’anno migliorato ed
integrato con nuove idee. “Fa piacere vedere che
tanti ragazzini, tra i quali Valentina Acito, Angela Musillo, Morena Laforgia, Gianpaolo Santorsola,
Susanna Delcastello e altri di cui ora mi sfugge il
nome, si siano avvicinati con entusiasmo al mondo
dell’arte apprezzandone il suo valore”. Antonio
Centonze |