Miglionico
- Come ogni anno, il 3 maggio a Miglionico, è stata
giornata di festa dedicata al SS Crocifisso. La
raffigurazione lignea del SS Crocifisso, giunse a
Miglionico nel 1629. L'opera, realizzata da un frate
siciliano, Fra Umile da Pietralia (Giovanni Paolo
Pintorno) del convento palermitano di S. Maria di Gesù,
fu donata a Padre Eufemio, che in quegli anni si trovava
lontano dalla sua Miglionico. Fu portato poi a
Miglionico e posizionato a protezione della chiesa del
convento, salvata dal terremoto che la lasciò integra,
grazie alla sua intercessione. Da subito venerato per le
intercessioni a favore del popolo in grado di far
superare malattie come la peste, carestie, brigantaggio,
guerre, avversità atmosferiche e terremoti. Il
Crocifisso, che è una delle oltre 30 realizzazioni
lignee di fra’Umile, ha assunto per la comunità
miglionichese un ruolo religioso e affettivo di intenso
valore. Il toccante corpo a grandezza naturale,
straziato e trafitto, l'ossuta testa coronata di spine e
lo scarnificato e livido volto di Gesù, portano a
Miglionico innumerevoli pellegrini. Molti gli emigranti
che come ogni anno sono ritornati per partecipare alla
giornata, in processione anche scalzi. Il programma
civile e religioso predisposto dal comitato feste della
parrocchia S. Maria Maggiore ha visto la solenne messa
in cattedrale, presieduta da Mons. Ligorio e officiata
dal parroco don Giuseppe Tarasco. A seguire, la
processione di penitenza per le vie del centro storico,
con diverse congreghe in abbigliamento a festa con in
testa quella del SS. Crocifisso. La banda musicale di
Squinzano e i credenti hanno accompagnato la processione
per l'intero tragitto. Bypassata la rituale storica
“asta” in auge nel passato, quando offerte in denaro
venivano fatte per trasportare la statua nei metri che
precedevano l'uscita e l'entrata dalla cattedrale alla
quale concorrevano cittadini desiderosi di intercessione
e grazie. Con una temperatura estiva, un'occasione unica
per ammirare da ogni angolo della cittadina,
l'accentuato realismo scultoreo raffigurante il Cristo
in Croce e partecipare ad una cerimonia sacra densa di
mirabile devozione e venerazione. A completare la
giornata di festa, immancabili sono stati i fuochi
pirotecnici della premiata ditta Padovano che sin dal
primo mattino hanno scandito le ore della festa fino
all'epilogo a tarda sera. Il servizio d'orchestra del
“Gran Concerto Città di Squinzano”, oltre ad aprire i
festeggiamenti e seguire la processione ha prestato
servizio in piazza a chiusura del dì di festa.
Antonio Centonze |