MIGLIONICO.
Sicuro di sé e padrone del campo, per tutto il primo
tempo; timoroso e innocuo, nel corso della ripresa.
Un Miglionico dai due volti, quasi in maschera, ha
sprecato una ghiotta opportunità di conquistare una
preziosa vittoria davanti al pubblico amico,
chiudendo in parità (1-1) la sfida col Tursi.
Inspiegabile la metamorfosi della squadra di mister
Michele Fontana che ha saputo produrre buone trame
di gioco nella prima frazione di gioco, esprimendosi
con personalità ed autorevolezza. Vantaggio
meritato, grazie a un colpo di genio del bomber
Francesco Martemucci, bravo a trovare il gol con un
irresistibile tiro al volo, su azione di calcio
d’angolo. Sfumato il gol del raddoppio con Mario
Gallitelli che colpiva il palo, su calcio di
punizione, il Miglionico, a poco a poco, spariva di
scena, subendo in modo passivo, senza reagire
adeguatamente, il gioco del Tursi. Da protagonista a
comparsa. Tuttavia, grazie alle decisive parate del
suo bravo portiere, Massimo Villa, che è un
giocatore di categoria superiore, il Miglionico era
riuscito a conservare il gol del vantaggio fino agli
istanti finali del match. Poi, però, proprio
all’ultimo respiro della gara, quando, ormai,
mancavano pochi secondi al fischio finale, subiva il
gol del pareggio, peraltro su tiro imparabile da
fuori area, col pallone che si infilava in rete
proprio a fil di palo. Al Miglionico, in pratica,
resta l’amaro in bocca per come si è concretizzato
il risultato finale, ma, obiettivamente, il
collettivo miglionichese non può invocare alibi.
“C’è solo da fare autocritica – ammette il dirigente
Antonio Centonze – per una prestazione che,
nel corso del secondo tempo, è stata deludente ed
insufficiente sotto ogni profilo”. Qual è il vero
Miglionico? Giacomo Amati |