MIGLIONICO.
Onore e merito al Miglionico che, pur sconfitto
(2-1), in trasferta, nella sfida con l’Angelo
Cristoforo di Oppido, non ha demeritato sotto il
profilo del gioco e, con un po’ di buona sorte,
avrebbe potuto conquistare un risultato di parità.
Dopo aver chiuso il primo tempo in svantaggio di due
reti, nella ripresa, la squadra di mister Michele
Fontana non si è demoralizzata. Anzi, ha espresso
una buona reazione, accorciando le distanze con un
bel gol firmato da Angelo Cerabona, a conclusione di
un’efficace azione personale. Poi, negli istanti
finali del match, i miglionichesi hanno sfiorato il
gol del pareggio con una giocata di Nicola Ricciardi
che avrebbe meritato maggiore fortuna. Cosa non ha
funzionato al meglio per il Miglionico? “Pur
perdendo – osserva mister Fontana – la mia squadra
ha evidenziato interessanti segnali di crescita,
soprattutto sotto l’aspetto della personalità,
esibendo la giusta reazione nel tentativo di
pareggiare le sorti della gara”. E’ la quarta
sconfitta in cinque partite; evidente la crisi di
risultati: a questa squadra manca, forse, la materia
prima? “Abbiamo buone potenzialità – dichiara il
bravo tecnico materano – ma in questo periodo ci
stiamo esprimendo al di sotto delle nostre
potenzialità”. Certamente, non manca la fiducia
all’allenatore che è convinto di trovare la
quadratura del cerchio, conferendo una maggiore
identità alla sua squadra. Ma il tempo è tiranno. E’
necessario invertire la rotta e tornare a fare
risultato. Prima che sia troppo tardi. La prossima
partita casalinga contro il Tursi potrà dare una
risposta in tal senso: servirà a capire meglio se le
lacune del Miglionico hanno un carattere strutturale
o, al contrario, se si tratta, di difetti
passeggeri, destinati ad essere superati quanto
prima. Giacomo Amati |