MIGLIONICO
- Questa volta stavamo per giocarci uno tra i
simboli più suggestivi della Basilicata. Le fiamme
hanno lambito il castello del Malconsiglio di
Miglionico. Con una certa previdenza, nei giorni
scorsi, era stata eseguita una buona opera pulizia
intorno all’antico maniero. In caso contrario, molto
pesante avrebbe potuto essere il bilancio dei danni.
E così, ora non si può non convenire con quanti
ritengono che si tratta di una vicenda sulla quale
vale pena reagire. Del resto, se l’Amministrazione
comunale, sotto pressione per un’allarme incendi
continuo, arriva a parlare di una taglia, vuol dire
che l’esasperazione sta superando il livello di
guardia. Beni ambientali in fumo, verde che
sottratto al territorio impoverisce tutta la
comunità e, non ultimi, i timori crescenti della
popolazione, suo malgrado, spesso alle prese con
proprietà coltivate a prezzo di grandi sacrifici e
ridotte di colpo in cenere. Insomma, non cessa la
paura per gli incendi. Ieri notte altri tre roghi si
sono sviluppati, quasi simultaneamente in tre zone
diverse dell’agro miglionichese. Il primo è
divampato, verso le 18,30, nella contrada “Elce”,
attaccando un piccolo bosco di querce; il secondo,
invece, un’ora dopo, ha minacciato il bosco di San
Vito, ai confini col territorio di Grottole; il
terzo, infine, nella notte tra sabato e domenica, è
scoppiato nella pineta che circonda il castello del
Malconsiglio.
I danni più consistenti si sono registrati nella
zona boschiva di “Elce”, dove sono andati in fumo un
paio di ettari di bosco, costituito per lo più da
piante di querce e macchia mediterranea. Per domare
le fiamme è stato necessario il pronto intervento di
un elicottero antincendio, unitamente a due squadre
dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di
Matera e altrettante dei militari del Corpo
forestale dello Stato. Due ore di strenuo lavoro,
invece, ci sono volute per circoscrivere l’incendio
che è divampato all’improvviso nel sotto bosco della
pineta del castello.
Il tempestivo intervento di un’altra squadra dei
Vigili del fuoco accorsa dalla caserma di Matera,
coadiuvata dal gruppo dei volontari della locale
sezione della Protezione civile, coordinata
personalmente dal sindaco Angelo Buono (Pd), è stato
provvidenziale per impedire alle fiamme di attaccare
e di distruggere gli alberi di pino. Una decina di
essi , comunque, hanno riportato danni nelle parti
basse del tronco. Nella zona, i lavori di bonifica
sono proseguiti per alcune ore nella mattinata di
ieri. Ovviamente, sono in atto le indagini, da parte
dei militari della locale stazione dei Carabinieri,
guidata dal maresciallo Lorenzo Mele, per
individuare i colpevoli. Da parte sua, il sindaco
Angelo Buono, avvilito e fortemente preoccupato per
i ripetuti incendi che, in questi ultimi giorni, si
stanno verificando nella comunità, sta valutando la
possibilità di mettere una taglia, una sorta di
ricompensa, di 5mila euro a beneficio di chi sappia
fornire indicazioni utili ad individuare il piromane
che, col suo comportamento scellerato, sta
distruggendo una parte considerevole del patrimonio
boschivo del paese. Giacomo Amati |