MIGLIONICO.
Appuntamento con la storia. Martedì 14 agosto si
prefigura una giornata magica per la comunità
miglionichese: nell’ambito della rassegna,
“Serestate a Miglionico 2012”, promossa dalla locale
Amministrazione comunale, sarà di scena la
rievocazione storica della famosa “Congiura dei
Baroni” (1485). Uno spettacolo che riproporrà
emozioni ed avventure in sintonia con i fatti
realmente accaduti e conosciuti, così come sono
stati tramandati dalle fonti scritte dell’epoca. In
pratica, sarà ricreata l’atmosfera di quel periodo
storico: un centinaio i figuranti che sfileranno per
le vie del paese vestiti con i panni degli antenati
dell’epoca. “Sarà come tuffarsi nel passato –
dichiara il sindaco Angelo Buono (Pd) – rivivendo,
sebbene in parte, le vicende storiche di quegli
anni. La rievocazione di quel episodio della storia
lucana rappresenta anche un’opportunità per
valorizzare il nostro patrimonio storico, artistico
ed architettonico”. In sintesi, ecco il racconto
così come è stato ricostruito sui libri di storia
regionale. La rivolta fu ordita dai baroni contro il
re di Napoli, Ferdinando I d’Aragona, ritenuto
colpevole di aver aumentato la pressione fiscale a
danno dei feudatari. Secondo l’interpretazione di
alcuni storici, il re Ferdinando sarebbe stato
costretto ad aumentare le tasse per racimolare
ingenti risorse finanziarie, al fine di contrastare
l’avanzata dei Turchi, che volevano invadere ed
assoggettare le regioni del Sud d’Italia. A ciò si
aggiungeva l’astio da parte della baronia nei
confronti del crudele sovrano Alfonso, duca di
Calabria, figlio del re Ferdinando. Fu così che i
feudatari ordirono una congiura per togliere di
mezzo la dinastia aragonese. Per la verità, la
rivolta, inizialmente, fu appoggiata segretamente
anche dal papa Innocenzo VIII, che era in discordia
col sovrano Ferdinando. Tra i congiurati, oltre a
Girolamo Sanseverino, feudatario delle terre di
Miglionico, figurava persino Antonello Petrucci,
segretario particolare del re. Giova ricordare che
la famigerata riunione dei congiurati si svolse
proprio nel salone più grande del castello
miglionichese, da allora, indicato del “Malconsiglio”.
Ma il piano segreto fallì: gli “007” dell’epoca,
abili nell’azione del controspionaggio a favore del
re, informarono tempestivamente il loro sovrano di
ciò che si stava preparando ai suoi danni. Fu così
che re Ferdinando prima minacciò il papa Innocenzo
VIII e lo costrinse a ritirarsi dalla lotta; poi,
fece credere ai baroni di volerli perdonare e, nel
corso di una riunione conviviale, li fece
imprigionare e decapitare, tutti. Giacomo Amati
Il
programma della rievocazione storica prevede un
susseguirsi di iniziative che avranno inizio nel
primo pomeriggio di martedì 14 agosto (alle 16,30)
con la cerimonia d’inaugurazione, cui
parteciperanno, tra gli altri, l’assessore regionale
alla Cultura, Vincenzo Viti e il presidente della
Giunta regionale Vito Defilippo. Alle 17 è in
programma il suggestivo spettacolo
dell’addestramento dei falchi; a seguire le azioni
dei “Giocolieri del re”; poi, andrà in scena lo
spettacolo della “Giostra dei cavalieri dei baroni”;
seguirà il “Banchetto medievale”; quindi, si potrà
ammirare lo spettacolo degli “Sbandieratori dei
baroni”; infine, le scene delle “Disfide degli
Armigeri”. Alle 22,30, la conclusione con la sfilata
del Corteo reale; tutti gli aspetti gastronomici
saranno curati dalla locale sezione della Pro Loco.
La direzione artistica e la sceneggiatura è stata
affidata a Nunzia Decollanz; invece, la consulenza
storica è stata curata dal prof. Giampaolo D’Andrea
e dall’architetto Luigi Bubbico. |