MIGLIONICO.
S.O.S, segnale di soccorso a beneficio del
territorio miglionichese. Va contrastato il brutto
fenomeno dell’inquinamento ambientale. Sotto accusa
i rifiuti ingombranti. E’ racchiuso in questo
messaggio il senso del comunicato stampa redatto
dalla locale associazione ambientalista, “Antea
Onlus”, diretta da Floriana Buono. Chiaro
l’obiettivo dell’associazione: è volto a denunciare
la “presenza di discariche abusive di rifiuti
ingombranti e spesso pericolosi nelle campagne
dell’agro miglionichese ed addirittura nel centro
abitato”. La denuncia è forte: “Nonostante il Comune
abbia utilizzato circa 43 mila euro per la bonifica
del territorio – si legge nel documento inviato alla
Gazzetta – la totale mancanza di controllo, da parte
delle istituzioni, ha del tutto vanificato ogni
sforzo profuso, lasciando il paese in una situazione
di totale indecenza. Sono tante le aree interessate
dall’azione di bonifica che sono ritornate ad essere
colme di ogni genere di rifiuti. Se, poi, a questa
grave situazione si aggiunge l’inadeguatezza del
servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, la
totale assenza dello stesso nei giorni festivi, il
cattivo funzionamento del numero verde da contattare
per il ritiro dei rifiuti ingombranti e l’inciviltà
di molti cittadini, i risultati diventano quelli
visibili a tutti”. Per l’associazione Antea è un
dovere difendere l’ambiente in cui si vive: equivale
a difendere il diritto alla salute e ad esistere. Da
qui, la domanda: “Che senso ha affannarsi
nell’organizzare ogni genere di iniziativa per
attrarre i turisti nel nostro paese, impegnandosi a
renderlo più accogliente, se poi dobbiamo offrire ai
visitatori una visione così poco edificante?”
Conclusione: il paesaggio è come un grande archivio,
nel quale coesistono la storia umana e naturale: va
concepito come un bene culturale da valorizzare e
tutelare, al fine di lasciarlo integro alle
generazioni future. Ecco, allora, l’auspicio: la
locale Amministrazione comunale, le forze di polizia
urbana e i cittadini si impegnino a collaborare per
eliminare “un problema diventato, ormai,
insostenibile per tutta la comunità”.
Giacomo Amati |