MIGLIONICO.
Non c’è alcuna volontà di negare la giusta
accoglienza ai turisti che si recano a Miglionico
per ammirarne i monumenti storici e le molteplici
bellezze architettoniche. Al contrario, da parte
dell’Amministrazione comunale c’è il massimo
interesse a favorire il flusso turistico in paese,
migliorando sia i servizi esistenti sia creandone
dei nuovi, nella consapevolezza che il turismo è un
elemento cardine di sviluppo, sotto il profilo
economico, culturale e sociale per ciascuna
comunità. Ecco come risponde il sindaco Angelo Buono
(Pd), da tre anni alla guida del Comune, con una
maggioranza di centrosinistra, chiamato in causa da
alcuni turisti lucani, che, nel giorno di pasquetta,
in visita nel centro storico del paese, gli avevano
rivolto alcune annotazioni critiche, lamentandosi,
in particolare, del cattivo funzionamento dei
servizi igienici pubblici, della chiusura al
pubblico della chiesa Madre (alle ore 12,40) e per
l’inefficienza dei servizi all’interno del castello
del Malconsiglio. Polemiche eccessive? “Premetto che
mi sono subito premurato di porgere le mie scuse ai
turisti per i disservizi che hanno notato e che,
purtroppo, non hanno agevolato la loro visita in
paese, nel giorno di lunedì dell’Angelo – precisa il
sindaco Buono – ma sono d’obbligo alcune
puntualizzazioni. La prima: il castello non è ancora
accessibile al pubblico: al suo interno ci sono
ancora aperti due cantieri di lavoro. Al momento, le
visite si possono effettuare solo su prenotazione.
Gli opportuni servizi informativi saranno allestiti
e andranno in funzione tra pochi giorni, a
conclusione dei lavori”. Che dire dell’inefficienza
dei bagni pubblici? “Questi servizi – osserva il
Sindaco - sono chiusi, perché inagibili: non
capisco come ci siano entrati i turisti.
Evidentemente, la porta d’ingresso era rotta a causa
di un’azione vandalica. Con un finanziamento di 20
mila euro, quanto prima, saranno creati nuovi bagni
pubblici”. Come funzionano gli orari d’apertura
della chiesa Madre? “Il Comune non è responsabile
degli orari d’apertura della chiesa- sottolinea il
primo cittadino – se quelli attuali non vanno bene,
si può chiedere di modificarli, compatibilmente,
però, con le esigenze di chi ha la responsabilità
del luogo di culto”. Giacomo Amati |