MIGLIONICO.
Crollo delle nascite nella comunità: nei dodici mesi
dell’anno scorso sono state appena 15: 9 maschietti
e 6 femminucce. Il dato rappresenta un record
storico negativo, mai registrato in precedenza.
Appena due anni fa (nel 2010), i nati furono 24; nel
2009, invece, ne erano nati 18. Il calo demografico
è allarmate, la spia di un malessere che è
determinato da una molteplicità di cause. Tra di
esse ne spiccano due: la prima potrebbe avere
un’origine di natura economica: la crisi del lavoro,
il diffondersi della disoccupazione, la precarietà
delle condizioni economiche esistenti nella società
d’oggi rappresentano dei fattori che incidono
negativamente nella vita di relazione e della coppia
in particolare. Da qui la consapevolezza di non
poter mettere al mondo i figli a cuor leggero come
accadeva in passato nella famiglia patriarcale,
caratterizzata dalla presenza, al suo interno, di
parecchi bambini. “La mancanza di un lavoro stabile
e magari di un’abitazione- osserva il sindaco
Angelo Buono- costituiscono fattori che
influenzano negativamente la vita delle giovani
coppie”. La seconda causa ha senz’altro una valenza
per così dire culturale: la ricerca del divertimento
sfrenato, il prevalere dell’individualismo, la
tendenza all’affermazione del proprio “io” sono
aspetti che contraddistinguono, in larga misura, il
modello di vita sociale odierno e, certamente, non
sono favorevoli alla vita familiare delle nuove
generazioni. In altre parole, si ha la sensazione
che, a livello sociale, si stia innescando un
processo degenerativo dei valori tradizionali che,
in passato, caratterizzavano la vita del nucleo
familiare. Al loro posto, oggi, si stanno inserendo
altri principi che sembrano negare il buon
funzionamento dell’istituzione famiglia. “Stanno
prevalendo la relatività morale e la permissività
che portano alla deresponsabilizzazione dei
cittadini”, sottolinea il Sindaco. In presenza di un
fenomeno di questo tipo non possono che esserci
ripercussioni negative in tutti gli aspetti della
vita di una comunità. Giacomo Amati |