MIGLIONICO.
Non è tutto oro quel che luccica nel
Miglionico che, nella sfida in trasferta con
lo Jonio Tursi ha evidenziato le prime
difficoltà nella produzione del gioco ed ha
subito un’amara, ma meritata, sconfitta
(2-1), a conclusione di una partita
disputata in maniera anonima, senza la
giusta determinazione. La squadra di mister
Domenico D’Angelo è sembrata frenata
psicologicamente e non s’è espressa al
meglio delle sue possibilità atletiche e
tecniche. Sconfitta senza attenuanti e addio
al primo posto in classifica. In svantaggio
di due gol, i miglionichesi si sono scossi
dal torpore, che ne ha caratterizzato la
prestazione per lunghi tratti della gara,
solo nei minuti finali, quando, grazie ad
una prodezza del talentuoso Fausto Dametti,
hanno accorciato le distanze. Ma, il gol
firmato dall’estroso attaccante ferrandinese,
con un tiro in diagonale, a conclusione di
una fulminea triangolazione con Nino Acito,
è arrivato troppo tardi per sperare di
agguantare il risultato di parità. In
pratica, il Miglionico ha fatto troppo poco
per meritarsi almeno il pareggio: ha subito
una giusta punizione. Cosa non ha
funzionato? La disamina tecnica della
prestazione espressa dal collettivo
miglionichese ce la fa il presidente
Mimmo Grande. “Non possiamo invocare
nessun alibi – ammette senza mezzi termini
il massimo dirigente – abbiamo disputato una
partita bruttissima; abbiamo creato poco
gioco e la prestazione della squadra nel suo
complesso è stata deludente sotto ogni
profilo”. E’ stato sbagliato l’approccio al
match? “La squadra, sin dalle fasi iniziali
della partita – osserva Grande - ha dato la
sensazione di essere svuotata di energie: ha
giocato con poca lucidità e con ritmi lenti,
sviluppando un gioco prevedibile e banale; i
nostri avversari arrivavano sempre primi sul
pallone”. Questa sconfitta ne ridimensiona
le ambizioni di alta classifica? “Bisogna
fare tesoro degli errori commessi in questa
sfida che s’è rivelata più difficile del
previsto – conclude il presidente – e
guardare al futuro con fiducia. Ma, per
sperare di poter disputare un campionato da
protagonisti, bisognerà rimboccarsi le
maniche ed esprimersi sempre con la giusta
determinazione”. Conclusione: il Miglionico
è chiamato ad acquisire la consapevolezza
che la strada giusta da percorrere, se vuole
battersi per le prime posizioni della
classifica, richiede maggiore personalità ed
una rinnovata mentalità vincente. Giacomo
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