MIGLIONICO.
Gastronomia, artigianato e musica si
incontrano a Miglionico per la “Sagra dei
fichi secchi” che, promossa dalla locale
sezione della Pro Loco, sapientemente
diretta da Angela Centonze, col patrocinio
del Comune, del Gal Bradanica e dell’Apt di
Basilicata, sarà inaugurata domani, domenica
21 settembre, alle 10, nella corte del
castello del “Malconsiglio”, dal sindaco
Angelo Buono (Pd). Sarà un giorno di festa
per mettere in risalto questo frutto tipico
miglionichese, ma anche di altri centri del
Materano e delle regioni del Sud d’Italia,
riconosciuto dal ministero delle “Politiche
Agricole, quale prodotto agroalimentare
tradizionale italiano. Quest’anno, in modo
particolare, l’iniziativa darà spazio anche
all’artigianato locale con l’esposizione di
vari manufatti artigianali (panieri, ceste e
sedie), creati con l’utilizzo di piantine di
canne e ramoscelli di vimine, flessibili,
opportunamente lavorati. In serata, tanta
musica popolare lucana. “Si tratta di un
avvenimento – spiega Angela Centonze,
presidente della Pro Loco – che punta a
crescere di anno in anno ed ha l’ambizione
di diventare un attrattore turistico per il
nostro paese che merita, in virtù dei
molteplici tesori artistici, di cui è ricco,
di essere visitato e conosciuto non solo dai
turisti provenienti dai centri del Materano,
ma anche da quelli residenti nelle regioni
limitrofe”. Numerosi saranno gli stand per
mostrare tutte le delizie correlate a questo
magnifico prodotto: dal cotto dei fichi, che
è uno sciroppo denso, di colore scuro, che
si ottiene facendo cuocere i fichi freschi
in acqua, alle marmellate, alle confetture,
alle confezioni dei fichi secchi appena
abbrustoliti e farciti con mandorle o noci.
Quest’anno, inoltre, i visitatori della
sagra, oltre ad assaggiare i fichi freschi e
secchi, potranno degustare anche i dessert e
i celebri biscotti conditi col miele dei
fichi, che saranno preparati dal locale
laboratorio artigianale lucano, “Fichi e
delizie di Milonia” che è stato creato nei
mesi scorsi e che è operativo da alcune
settimane. Infine, per i palati sopraffini
non mancheranno altre leccornie: piatti
prelibati a base di fichi, dolci da
pasticceria e persino gelati prodotti con la
polpa dei fichi. Si prefigura, insomma, una
festa della gastronomia miglionichese,
basata su di un frutto genuino d’eccellenza,
forse, uno dei pochi, ormai, che viene
coltivato, lavorato e poi conservato, in
modo naturale, senza l’ausilio di sostanze
chimiche: sarà un appuntamento gastronomico
imperdibile, soprattutto per chi non ha
problemi di dieta e per chi non sa resistere
alla gioia del palato e vuole gustare un
frutto delizioso, ricco, oltretutto, di
importanti proprietà nutrizionali,
terapeutiche e digestive.
Giacomo Amati |