MIGLIONICO.
Terribile pomeriggio di fuoco all’interno
del bosco di “Monte Acuto”, ubicato proprio
nella zona di confine tra l’agro
miglionichese e quello pomaricano. Un
autentico “polmone verde”, ricco di tanta
vegetazione, fauna e flora. Quest’ultima è
costituita soprattutto da numerose piante di
macchia mediterranea, di querce, pini e
abeti di piccolo e medio fusto. Le prime
fiamme, come lingue devastanti di un mostro
orribile, si sono sviluppate nel primo
pomeriggio di ieri, intorno alle 13,30: una
lunga colonna di fumo nero, all’improvviso,
ha oscurato il cielo sovrastante la collina,
che, a ragione, può essere ritenuta una dei
“monumenti naturali” più belli tra quelli
esistenti nell’agro miglionichese. Era,
purtroppo, l’inequivocabile segnale di un
rogo che “è partito dal versante pomaricano
del bosco – precisa il sindaco Angelo Buono
(Pd) – per poi estendersi anche nella zona
di proprietà del nostro Comune. Subito è
scattato l’allarme: sono stati i militari in
servizio nella locale caserma dei
Carabinieri a lanciarlo, chiedendo
l’intervento dei Vigili del Fuoco del
Comando di Matera, i quali, nel giro di
pochi minuti, hanno raggiunto
tempestivamente la zona attaccata
dall’incendio, unitamente agli agenti del
Corpo Forestale in servizio a Pomarico ed a
Matera. Sul posto, dapprima, è intervenuto
un elicottero della flotta antincendio e
successivamente anche un aereo “Canadair”
della Protezione Civile, i quali hanno
provveduto ad effettuare i primi
provvidenziali lanci d’acqua, prelevandola
dalla vicina diga di San Giuliano. “Al
momento – spiega il sindaco Buono – è
impossibile fare le prime stime dei danni
provocati dall’incendio che è stato domato
dopo alcune ore di lavoro, ovvero in serata,
intorno alle 19”. Si presume, ad ogni modo,
che gli ettari di bosco devastati dalle
fiamme siano stati non meno di una ventina.
“E’ stata encomiabile l’azione delle squadre
antincendio – conclude il Sindaco - che
hanno avuto il merito di creare un muro anti
fuoco, salvando il salvabile”. Le Forze
dell’ordine stanno indagando per individuare
il colpevole di uno sciagurato atto
criminale, volto a distruggere un patrimonio
ambientale straordinario. Giacomo Amati |