MIGLIONICO.
Emozioni miglionichesi in un video
denominato, “Con noi…alla scoperta di…Miglionico”,
della durata di 1 minuto e 30 secondi. Si
potranno vivere lunedì 3 febbraio, alle
7,30, nel corso della trasmissione
televisiva, “Buongiorno Regione”, in
onda su TGR RAI di Basilicata, nell’ambito
dell’iniziativa, “La scuola (si) racconta”.
Il progetto, con una significativa valenza
culturale ed educativa, è stato promosso
dalla direzione scolastica regionale in
collaborazione con Rai Tre di Basilicata,
con la finalità di rendere le scuole e gli
studenti protagonisti e attori di “una
cittadinanza attiva”. In pratica,
l’obiettivo precipuo dell’iniziativa va
visto nella volontà di educare i giovani ad
una lettura critica della realtà
circostante. Tale opportunità è stata colta
con grande entusiasmo dai 22 alunni della
classe quinta, sez. A, del locale istituto
scolastico comprensivo, “Don Donato Gallucci”.
I bambini, grazie alla sapiente guida delle
loro maestre, Rosa Uricchio ed Enza
Dambrosio Clementelli, sono diventati
“cronisti” per un giorno e hanno prodotto un
suggestivo video nel quale hanno raccontato
il loro paese natio, segnalandone gli
aspetti più significativi sotto il profilo
storico, architettonico, culturale e
sociale. In particolare, nel video si
potranno ammirare sia i monumenti più belli
presenti sul territorio, tra cui, spicca il
famoso castello del “Malconsiglio”, sia le
opere d’arte come il celebre “Polittico “ di
Cima da Conegliano, sia gli usi e i costumi,
unitamente alle varie realtà produttive. La
messa in onda del video è stata selezionata
da un’apposita commissione di giornalisti
Rai e Usr di Basilicata. Quest’ultima, nel
valutare i Dvd prodotti dalle scuole, ha
seguito tre criteri oggettivi: l’originalità
dell’argomento, lo stile giornalistico e
l’efficacia del messaggio. “L’idea di creare
il video – spiega l’inossidabile maestra
Uricchio (41 anni di servizio, ma con
l’entusiasmo di una ventenne) – è stata
quella di offrire ai nostri alunni nuovi e
più coinvolgenti stimoli di lavoro,
nell’ottica di una scuola laboratorio,
capace di formare abilità e competenze,
attraverso un processo di insegnamento e di
apprendimento a carattere scientifico che
non riempie la testa di nozioni, ma che la
forma”. Da parte sua, l’educatrice Dambrosio
Clementelli, contitolare della classe,
osserva come le finalità del lavoro prodotto
siano state essenzialmente tre: l’avvicinare
gli alunni alla conoscenza, all’amore e al
rispetto del proprio territorio; creare
capacità di osservare e leggere criticamente
la realtà circostante; sviluppare la
competenza comunicativa attraverso l’uso
integrato di vari linguaggi (verbale,
iconico e informatico). Giacomo
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