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GIACOMO AMATI

22 Gennaio 2014
Tragico incidente sul lavoro. Muore un giovane a Miglionico
di Giacomo Amati

Giuseppe BrunoMIGLIONICO. Tragico incidente sul lavoro in contrada “Cornicchio”, nell’agro miglionichese, a un paio di chilometri di distanza dal centro abitato. Nel pomeriggio di lunedì scorso, presumibilmente intorno alle ore 16,30, un giovane miglionichese di 26 anni, Vito Giuseppe Bruno, è stato colpito accidentalmente al collo da un grosso ramo di quercia ed è morto. La dinamica del mortale incidente è stata ricostruita a posteriori dai soccorritori, in assenza di testimoni. Il ragazzo, col l’ausilio di una moto sega, stava eseguendo dei lavori di potatura dei rami di una grossa quercia, nel fondo di proprietà di suo padre, Giovanni Bruno, di professione contadino e allevatore di un piccolo gregge di pecore. Mentre era sull’albero, appoggiato al tronco principale della pianta, Vito Giuseppe, presumibilmente, stava ultimando il taglio di un grosso ramo laterale. Quest’ultimo, evidentemente, non era stato tagliato completamente e, all’improvviso, prima di cadere al suolo, avrebbe avuto una oscillazione dal basso verso l’alto. In pratica, le fibre inferiori del ramo, per alcuni fatali secondi, sarebbero rimaste attaccate ancora al fusto principale della quercia. Successivamente, il ramo sarebbe caduto a terra non in modo orizzontale, ma in maniera verticale. I boscaioli e i contadini più esperti indicano tale oscillazione con un’immagine particolare: è quella della cosiddetta “molla”, detta anche a “catapulta” che avrebbe causato un violento rinculo del ramo in alto, proprio nello spazio occupato dallo sfortunato ragazzo. L’imprevedibile movimento del legno, quasi sicuramente, avrebbe colto di sorpresa il giovane che si sarebbe venuto a trovare nell’impossibilità di evitare il colpo mortale. In altre parole, Vito Giuseppe non avrebbe avuto né il tempo né il modo di evitare di essere colpito. Al momento dell’incidente, per di più, nessuno dei familiari era presente nelle vicinanze per prestargli soccorso. Il suo corpo, ormai privo di vita, è stato ritrovato in serata dal padre Giovanni che, dopo aver fatto ritorno nella casa di campagna, non vedendolo nei pressi dell’abitazione, s’è allarmato per la sua assenza e l’ha cercato nella zona circostante. Ma per il giovane ormai era troppo tardi: è stato ritrovato ancora sull’albero, colpito mortalmente alla carotide. Sul luogo sono intervenuti subito i militari della locale stazione dei Carabinieri, guidata dal maresciallo Lorenzo Mele. Poi, la salma è stata portata all’obitorio del cimitero comunale, a disposizione dell’autorità giudiziaria e del medico legale.

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MIGLIONICO. La comunità è in lutto. “L’imprevedibile e tragica morte di Vito Giuseppe Bruno – dichiara con dolore il sindaco Angelo Buono – ci colpisce nel profondo del cuore. Abbiamo perso un giovane buono ed educato, sempre pronto ad aiutare gli altri”. Il profilo di giovane giudizioso e tranquillo emerge anche nei giudizi delle maestre della scuola elementare. Le sue educatrici lo ricordano come un bambino pieno di energia e rispettoso delle regole della vita di gruppo. Giuseppe era in possesso del diploma di perito elettronico, conseguito presso l’istituto tecnico industriale di Matera. La camera ardente è stata allestita nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. I funerali si svolgeranno nel pomeriggio di oggi (mercoledì 22), alle 15, nella chiesa Madre di Santa Maria Maggiore. Giacomo Amati

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