MIGLIONICO.
Missione volontariato a Betlemme per i tre
panificatori
miglionichesi Carlo Antonio Guidotti (Panfornaio)
e i cugini Antonio Centonze (Antico forno)
e Antonio Centonze (Le Bontà del Mulino). Il
prossimo 23 febbraio, come i tre “Re Magi”,
si recheranno a Betlemme, in Palestina, ove
resteranno per tre giorni, fino al 26, per
svelare i segreti della loro professione:
l’arte della panificazione. L’obiettivo è
nobile: dovranno insegnare a fare il pane,
le focacce, i biscotti e tante altre bontà
gastronomiche ai giovani palestinesi, per
dare da mangiare ai bambini profughi,
rinchiusi negli orfanotrofi e ai tanti
poveri che non hanno cibo e che, a volte,
muoiono di fame. Le linee guida del progetto
“Pane Nostro” sono state illustrate nella
serata di venerdì da Rosita Stella Brienza,
presidente dell’associazione materana “Alt”,
nel corso di una conferenza stampa, che s’è
svolta nell’auditorium del castello del
Malconsiglio, presenti , tra gli altri,
l’assessore regionale all’Agricoltura,
Nicola Benedetto, l’assessore provinciale
alla Formazione, Michele Grieco, la dott.ssa
Elena Iacoviello (funzionario della
Regione),
l’attore pugliese Uccio De Santis
(testimonial del progetto, unitamente
all’altro famoso
artista
pugliese, Renzo Arbore) e il sindaco di
Miglionico Angelo Buono (Pd), che ha fatto
gli onori
di casa. Il
progetto, che è sostenuto anche dal vice
presidente del Parlamento europeo, Gianni
Pittella, è nato da un’idea dello scrittore
serbo croato Predrag Matzejevic. “Il pane è
un simbolo di sacralità e vuole
rappresentare il valore della pace tra i
popoli”, ha spiegato la relatrice Stella
Brienza, che ha osservato anche come il
progetto si inserisca nell’ambito della
manifestazione dedicata al grano duro lo
scorso mese di luglio, con la messa in scena
del “Teatro d’aia”, ove furono rappresentati
i momenti più significativi della mietitura
e della trebbiatura, così come avvenivano
nel secolo scorso. Il momento più importante
del progetto – ha precisato il sindaco Buono
– si verificherà il 25 febbraio 2014, quando
a Betlemme ci sarà il gemellaggio per la
pace tra i forni lucani e quello dei
religiosi Salesiani”. Da parte sua, Rosita
Stella Brienza ha raccontato che il
panificio di Betlemme “distribuisce
gratuitamente pane ai bambini che, già alle
quattro del mattino, fanno la fila per avere
qualcosa da mangiare. Per di più, il
panificio, quotidianamente, distribuisce
pane alle famiglie più povere”. La presenza
dei panificatori lucani, ha sottolineato
l’assessore Nicola Benedetto aggiungerà
valore ad una significativa opera
umanitaria. Infine, l’assessore Michele
Grieco ha riconosciuto al progetto “Pane
Nostro” una “valenza di fratellanza e un
messaggio di speranza tra tutti i popoli del
mondo”. Giacomo Amati
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