MIGLIONICO.
Pallido. Senza energia. Come il sole d’autunno. Il
Miglionico, nella sfida casalinga contro il Lavello
ha subito una netta sconfitta (0-2), la quarta
consecutiva, ed ora è precipitato nei bassifondi
della classifica. La gara col Lavello ha fatto
riemergere tutti i difetti strutturali della squadra
che non riesce a costruire gioco, è vulnerabile in
difesa e non ha forza in attacco. Purtroppo,
quest’ultima batosta non è stata priva di
conseguenze: le carenze della squadra legate sia
alla mancanza di un gioco corale sia alle qualità
tecniche non eccelse dei singoli giocatori hanno
indotto mister Domenico D’Angelo a rassegnare
le sue dimissioni. “Sono dimissioni irrevocabili –
dichiara il tecnico di Ginosa – volte a dare una
scossa a tutti i giocatori che fanno parte
dell’organico. Avendo la responsabilità diretta
dell’operato della squadra, mi assumo tutte le
responsabilità di questa situazione, rinunciando
all’incarico”. In pratica, il Miglionico, anche nel
match contro il Lavello, ha dato l’impressione di
essere come uno studente animato soltanto da una
buona volontà, incapace di andare oltre i buoni
propositi. E, così, all’esame di maturità, di fronte
al Lavello, i miglionichesi hanno fatto scena muta.
Da qui la decisione del tecnico pugliese: “E’ stata
una decisione sofferta – spiega – ma necessaria,
perché le ultime prestazioni della squadra non sono
state all’altezza del suo valore”. Le aspettative
iniziali relative a un campionato di vertice si sono
dissolte. Le prospettive sono cambiate: bisogna
lottare per allontanarsi dalle ultime posizioni
della classifica. Il Miglionico è come un ammalato:
va curato. Con quale medicina? Giacomo Amati |