MIGLIONICO.
Una bottega contadina, ove poter assaporare
leccornie e specialità uniche: quelle dei fichi
freschi e secchi. Ecco come sarà, domani, ultima
domenica di settembre, la corte del castello del
“Malconsiglio” che ospiterà la tradizionale “Sagra
dei fichi”. La manifestazione, a cura della locale
associazione culturale “Pro Loco”, diretta da Angela
Centonze, sarà inaugurata, alle 10, dal sindaco
Angelo Buono (Pd) e dall’assessore comunale alla
“Cultura” Michelangelo Piccinni. Per i visitatori
sarà come partecipare ad una “sfilata” di alta
gastronomia: chi ne avrà voglia, potrà fare
colazione a base di fette biscottate o di pane con
il prelibato cotto dei fichi, miele o marmellata.
Sapori e aromi particolari, unici. Nei vari chioschi
in esposizione ci saranno non solo molteplici cesti
di fichi con buccia verde, gialla o nera e polpa
rossa o bianca, ma anche panieri colmi di uva oppure
di percochi gialli e bianchi o di prugne nere.
Delizie d’autunno da gustare sul posto o da portare
a casa. “I fichi – osserva il sindaco Buono –
rappresentano il prodotto tipico simbolo del settore
agroalimentare miglionichese. In prospettiva,
possono costituire un fattore di crescita della
nostra economia agricola”. I fichi vengono
apprezzati per il loro gusto dolce ed aromatico:
sono ricchi di zuccheri, vitamine, sali minerali e
possiedono proprietà lassative. Giunti a
maturazione, vengono raccolti e messi ad essiccare
al sole, per circa una settimana, su i cosiddetti
“cannizzi” (stuoie di cannicci). Successivamente,
sono posti in forno a bassa temperatura per circa un
paio di ore e acquistano un colore bruno e un
elevato tenore zuccherino, con un sapore leggermente
nocciolato. Tradizionalmente considerati il “dolce
dei poveri”, i fichi secchi risultano ancora più
gustosi se, una volta tagliati a metà, vengono
farciti con una mandorla tostata, semi di
finocchietto selvatico o con scorzette di limone.
Dalla cottura dei fichi freschi in acqua e zucchero,
a fuoco lento e per un tempo sufficiente a
permettere l’evaporazione dei liquidi, si ottiene il
cotto dei fichi (chiamato anche vincotto): è uno
sciroppo denso, dal colore scuro, (un’autentica
delizia) che viene utilizzato come condimento dei
dolci, soprattutto nel periodo natalizio. In serata,
alle 20,30, in piazza Castello, appuntamento con la
musica popolare: sarà di scena il gruppo musicale
lucano, “Sholò” costituito da cinque componenti: Leo
Andrulli (chitarra classica e voce), Roberto
D’Onofrio (basso elettrico), Vittoria Bruno (voce),
Ivan Montemurro (batteria) e Marco Martino
(pianoforte e tastiere). Il nome “Sholò” non ha
nessun significato letterale, ma vuole essere un
anelito di libertà, speranza, vita, voglia di
guardare sempre avanti. Giacomo Amati |