MIGLIONICO.
Preghiere, poesie, messaggi d’amore, lacrime di
dolore e applausi scroscianti d’affetto per Antonio
Ragone, l’adolescente miglionichese di 14 anni,
tragicamente scomparso lunedì scorso, sulla strada
di circonvallazione di Pomarico, a causa di un
drammatico incidente stradale. Due paesi in lutto,
Miglionico e Pomarico. Due comunità che non hanno
voluto mancare alla cerimonia funebre di ieri
pomeriggio. Ad attendere la piccola bara bianca, in
piazza Castello c’era anche il sindaco Angelo Buono
con la fascia tricolore. E’ stata la giornata del
lutto cittadino. Al corteo funebre erano presenti
tutti i suoi compagni di classe con i palloncini
bianchi e i cuscini di fiori bianchi e gialli.
Presenti anche i suoi docenti che l’hanno aiutato a
crescere, unitamente ai suoi genitori straziati dal
dolore. Due mesi fa, a fine giugno, Antonio aveva
acquisito il diploma della scuola secondaria di
primo grado. Con l’inizio del nuovo anno scolastico,
era pronto a frequentare la prima classe presso
l’istituto tecnico Agrario di Matera. Coltivava il
desiderio di diventare un perito agrario per
rendersi utile nella piccola azienda agricola e
zootecnica familiare, ubicata in contrada “Indennincolo”.
Ma la sua passione vera, incontenibile era un’altra:
Antonio, soprattutto, desiderava farsi prete. Una
dimensione di vita più volte prefigurata e
confessata alla sua maestra della scuola primaria,
Enza Dambrosio Clementelli. Si spiegava così la
passione e l’assiduità con cui, quale chierichetto
della parrocchia, partecipava, quasi ogni giorno,
alle messe serali celebrate da don Giuseppe Tarasco,
il suo autentico padre spirituale. Un altro luminoso
punto di riferimento era rappresentato da sua
eccellenza, mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo
della diocesi di Matera-Irsina. Anche don Giuseppe
che, nella chiesa Madre, gremita fino
all’inverosimile, ha celebrato la messa solenne, con
l’assistenza di don Mario Spinello e dei due
sacerdoti di Pomarico, don Francesco Gallopoli e don
Nicola Gurrado, con un’omelia di eccelso spessore
spirituale, ha sottolineato l’aspirazione sublime di
Antonio: era quella di abbracciare la vita
sacerdotale. Un sogno che all’improvviso s’è
infranto, hanno ricordato con la lettura di due
poesie la maestra di religione, Silvana Grieco e la
sua professoressa di italiano, Rosa Difigola. Ma la
sua giovane vita terrena, così giudiziosa, che si è
interrotta prematuramente, adesso è illuminata da
una luce eccelsa: è quella del Paradiso. Giacomo
Amati
Miglionico.
Antonio Ragone, nello scorso mese di giugno, aveva
conseguito il diploma della scuola secondaria di
primo grado, presso l’istituto comprensivo, “Don
Donato Gallucci” di Miglionico. I docenti, che ne
avevano curato la formazione educativa e
culturale, lo ricordano così: “Carissimo Antonio,
piccolo fiore, Gesù ti ha scelto perché aveva
bisogno di un Angelo dolce e sensibile come te. La
gioia che mostravi nel servire il Signore
sull’altare sarà più splendida e fervida ora che tu
gli sei accanto. Profondamente addolorati,
impotenti, ti preghiamo di chiedere a Gesù di
trasformare il dolore straziante di questo momento
in Amore. Noi ti ricorderemo sempre come un bambino
sorridente, educato, responsabile e generoso. I tuoi
insegnanti. Ciao Antonio. G. A. |