MIGLIONICO.
Tre anni fa, all’alba di mercoledì 25 marzo 2010,
probabilmente, a causa delle abbondanti piogge
cadute nei mesi invernali, sulla strada provinciale
1 (ex strada statale 7), che collega Miglionico a
Grottole, si verificò una frana di vaste proporzioni
(quindici metri di strada calati a valle), rendendo
inagibile la stessa. Da notare che, due anni prima,
sulla stessa carreggiata, si era verificata un’altra
frana. In quella circostanza, l’ANAS riuscì a
risolvere il problema in pochi giorni, creando un
muro di sostegno alla zona interessata dalla frana.
La seconda volta, il movimento franoso si verificò a
circa tre chilometri dall’abitato di Miglionico. Per
bypassarlo, gli automobilisti cominciarono ad
utilizzare un percorso alternativo: in pratica, una
strada di campagna che attraversa la contrada “Piano
Dell’oste”. Successivamente, il sindaco Angelo Buono
(Pd) ne autorizzò la percorrenza con un’ordinanza,
che, però, inibiva il traffico ai veicoli, di massa
a pieno carico, superiore a 3,5 tonnellate, non
adibiti al trasporto delle persone. Da parte sua, la
Provincia provvedeva ad installarvi la relativa
segnaletica stradale, con l’esclusione del doppio
senso di marcia, in quanto la limitata larghezza
della strada interpoderale non lo consentiva. Su
questa vicenda, fa sentire la sua voce il
consigliere regionale Giuseppe Dalessandro
(Pd) che, nel sottolineare la condizione di
criticità della strada rurale, afferma che la stessa
“non è assolutamente idonea a sostenere il traffico
ordinario che si svolge su di un’arteria così
importante”. In pratica, dopo tre anni di attesa, il
problema non è stato ancora risolto, né ci sono
segnali positivi all’orizzonte. “Pur volendo, ma
solo per opportunità, sorvolare sul disagio di
centinaia di studenti e lavoratori, e sulle
implicazioni non di poco conto che l’interruzione fa
registrare sul traffico commerciale pesante –
dichiara Dalessandro – non si può sottacere che la
grossolana soluzione adottata mette a repentaglio la
vita degli automobilisti, perché non risultano
rispettati i requisiti minimi di sicurezza. Si
faccia in modo che la tragedia di Craco non sia
avvenuta invano e si capisca, una volta per tutte,
che in caso di interruzioni stradali dovute a frane
o a calamità non si devono utilizzare le procedure
ordinaria, ma deve essere la Protezione Civile,
utilizzando i suoi poteri straordinari, a
intervenire con tempestività”. Cosa si può fare,
allora, per risolvere il problema? A parere di
Dalessandro, “la strada rurale di Piano dell’oste va
chiusa”. Ma come bisognerebbe arrivare a Grottole,
partendo da Miglionico? La soluzione potrebbe essere
rappresentata, percorrendo la Basentana, per uscire
allo svincolo di Grottole. Il che significherebbe,
quanto meno, triplicare il numero dei chilometri da
percorrere (quelli attuali sono undici). Secondo il
sindaco Buono, la soluzione del problema può venire
da un’azione sinergica da attuare tra la Provincia e
i Comuni di Miglionico e Grottole, interessati alla
viabilità del tratto stradale su cui s’è verificata
la frana. Insomma, serve subito un’intesa per varare
un progetto tecnico condiviso e soddisfacente.
Giacomo Amati |