MIGLIONICO.
Un finanziamento di 460 mila euro a beneficio del
Comune. La somma, finanziata da un fondo europeo,
gestito dalla regione Basilicata, sarà utilizzata
dalla locale Amministrazione comunale di
centrosinistra, guidata dal sindaco Angelo Buono
(Pd), per attuare un progetto di riqualificazione
della zona artigianale, conosciuta anche con la
sigla Pip (Piano insediamento produttivo). La
notizia è stata comunicata dal sindaco Buono nel
corso di una conferenza stampa che s’è svolta
nell’Auditorium del castello del Malconsiglio. La
data di inizio dei lavori è prevista per il prossimo
autunno, subito dopo il periodo delle vacanze
estive. Il progetto prevede il rifacimento di alcuni
tratti fognari, della pavimentazione stradale e di
tutte le opere secondarie di urbanizzazione
dell’aria produttiva che fu creata verso la fine
degli anni Ottanta, in contrada Pescara, a un paio
di chilometri di distanza dal rione Trinità, ove
sono state edificate le abitazioni più recenti del
paese. L’area artigianale si estende su di una
superficie di circa 70 mila metri quadri. E’
suddivisa in 31 lotti ( l’estensione di ciascun
lotto è di mille metri quadri); nell’area c’è anche
un piazzale di 1500 metri quadri, destinato al
parcheggio dei mezzi meccanici; inoltre, la zona è
completata dall’area verde (8500 metri quadri) e da
quella utilizzata per le attività creative che ha
un’estensione di circa 30 mila metri quadri. “La
zona artigianale – ha dichiarata il sindaco Buono –
fa da volano allo sviluppo economico della nostra
comunità. Le varie aziende che vi operano offrono
una significativa opportunità di lavoro a parecchi
giovani. Riqualificando al meglio tutta la zona
produttiva e ampliandola, si possono creare le
condizioni per favorire l’insediamento di altre
realtà produttive”. In definitiva, il progetto di
ammodernamento del Pip può rappresentare l’occasione
propizia per rendere più redditizia la politica
industriale all’interno del paese, creando i giusti
presupposti per incrementare maggiore lavoro,
aumentare l’utilizzazione della mano d’opera, anche
quella specializzata, e favorire lo sviluppo socio
economico di tutta la comunità. Giacomo Amati |